"Il rischio ambientale connesso all’incidente e’ legato prevalentemente alla possibilita’ che ci possa essere perdita di carburante anche solo parziale. Il rischio e’ determinato dal fatto che il carburante ha caratteristiche di persistenza e tossicita’ a lungo termine in ambiente marino, e questo vuol dire che il rischio di fronte al quale ci troviamo non e’ tanto quello semplicemente della contaminazione – per cosi’ dire – estetica, ma soprattutto di effetti determinati dalla natura chimico-fisica del combustibile stesso, senza dimenticare che a bordo sono presenti accumulatori elettrici che in se’ contengono materiale che potrebbe avere anche altissima tossicita’". Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, nella sua informativa nell’Aula della Camera sul naufragio della nave "Concordia" di Costa Crociere all’isola del Giglio.
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