C’era anche un’argentina fra i passeggeri della Costa Concordia, la nave naufragata quattro giorni fa all’Isola del Giglio. Maria Ines Lona, questo il nome della donna sudamericana, un magistrato di Mendoza, è rientrata ieri a Buenos Aires insieme alle due figlie. E’ sopravvissuta alla brutta avventura e ora dice di voler fare causa alla compagnia: “Il danno maggiore – spiega – e’ stato quello morale. Siamo vive, ma le mie figlie hanno vissuto l’angoscia di non trovarmi per due ore".
Le sue due figlie, Maria Silvina, 41enne con disabilita’ motoria, e a Maria Valeria di 36 anni, sono state portate in salvo su una scialuppa. Lei invece ha nuotato fino alla costa per mettersi in salvo: “Non ci ho pensato neanche un secondo prima di gettarmi in acqua".
L’argentina ha raccontato che secondo altri passeggeri al comandante Francesco Schettino piacevano i party e le donne. "Arrivati ai rifugi gli altri passeggeri dicevano che viveva festeggiando con le donne", ha detto.
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