Sembra che questo governo sia ormai agli sgoccioli. La crisi è aperta ed è in corso. Matteo Salvini si è stancato dei tanti no del Movimento 5 Stelle e degli insulti quotidiani dei grillini nei confronti di quello che è un alleato ma di fatto viene continuamente criticato in tutto ciò che fa. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il voto sulla Tav: i pentastellati che votano contro il governo di cui fanno parte. Ma cosa si aspettavano, i seguaci di Grillo e Di Maio, se non una crisi istantanea?
Dunque ci siamo. E’ questione di tempo, ma si andrà a votare. Sembra improbabile, secondo la stragrande maggioranza degli osservatori, un governo tecnico. Gli italiani non vogliono ripiombare nel recente passato e questo lo sa anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che certo ne terrà conto al momento di prendere la decisione. Già, perché è solo il capo dello Stato che può decidere se, come e quando sciogliere le Camere e portare il Paese a elezioni. Rumors parlano di elezioni autunnali, previste tra metà ottobre e metà novembre. Comunque vadano le cose, è chiaro che l’esperienza del governo gialloverde è destinata a finire presto. E se per certi versi questo forse è un bene, per altri è senz’altro un peccato, secondo noi.
Lasciatecelo dire: grazie al lavoro del Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, questo è stato senza alcun dubbio il miglior governo di sempre per gli italiani nel mondo.
Ve lo ricordate quando governi a guida centrodestra e centrosinistra tagliavano a colpi di mannaia le risorse destinate ai capitoli di spesa più vicini al mondo dell’emigrazione? Negli anni, è stata fatta a pezzi la nostra rete consolare. Chiuse oltre sessanta sedi diplomatiche tra Ambasciate, Consolati e Istituti di cultura. Questo governo ha dovuto ricostruire dalle macerie lasciate da coloro che hanno governato prima, ovvero fino a un anno fa, ovvero fino all’altro ieri.
Con fatica, con un lavoro costante e metodico, con grande impegno e tanta buona volontà politica, il Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE, ha ridato nuova linfa alla rete consolare italiana all’estero. Solo durante questo primo anno di legislatura, il governo guidato dal premier Conte ha riaperto sedi diplomatico-consolari che il Pd aveva chiuso. Ha dato nuove sedi a diverse Ambasciate, a quella di Santo Domingo, di Panama, mentre è tutto pronto per avviare la costruzione del nuovo Consolato di Montevideo. Sono solo alcuni esempi. Ne volete un altro? Confermata la riapertura del Consolato di Manchester, anche quello chiuso dal Pd.
Ma non c’è solo la rete consolare. Sono stati davvero tanti i risultati raggiunti in soli dodici mesi. Impossibile non considerare straordinarie le 350 nuove assunzioni al ministero degli Esteri. Anche qui, risultato ottenuto perché Merlo in persona si è battuto per questo. I fondi per assumere quel personale sono stati stanziati nella scorsa manovra economica. Dopo avere selezionato e formato le nuove unità, questi nuovi impiegati andranno ad occupare posti nelle Ambasciate e nei Consolati italiani nel mondo e daranno il loro importante contributo per agevolare e velocizzare il lavoro per i nostri connazionali.
C’è tanto altro. Come i 50 milioni per la diffusione e la promozione della lingua italiana nel mondo, o i fondi per il cosiddetto decreto Brexit, con i quali si è già rafforzato il Consolato di Londra e tutta la rete consolare italiana in UK. Milioni di euro in medicinali e aiuti umanitari per gli italiani e gli italo-venezuelani in Venezuela. Con questo governo, finalmente, è entrato in vigore l’accordo per le patenti di guida tra Italia e Brasile, che interessa tantissimi nostri connazionali che vivono nel Paese sudamericano. E sempre con questo governo è in arrivo la carta d’identità elettronica anche per gli italiani residenti oltre confine.
Potremmo continuare ancora a lungo, ma crediamo che sia evidente la differenza rispetto al passato. E il fatto più importante, secondo noi, uno dei più grandi risultati ottenuti in questa legislatura, è stato quello di ottenere finalmente il rispetto, per gli italiani all’estero e i loro rappresentanti parlamentari, da parte dell’Italia e delle massime cariche istituzionali e di governo.
Senza dimenticare la nobile esperienza di Mirko Tremaglia, ministro degli Italiani nel mondo in un governo di centrodestra, caso più unico che raro, è anche vero che per tutti i governi, da sempre, gli italiani nel mondo e i parlamentari eletti all’estero venivano considerati di serie B. Con l’esecutivo gialloverde, invece, uno di loro, uno dei 18 eletti oltre confine, e non un romano, è entrato a far parte della squadra di governo. Un fatto storico, che segna secondo noi una linea di demarcazione ben netta tra il prima e il dopo. Di più: potrebbe essere un precedente da cui sarà difficile tornare indietro.
Eccola allora la vera differenza rispetto a ciò a cui eravamo abituati, ecco il vero cambiamento di tendenza. Un eletto all’estero nella stanza dei bottoni. E non uno qualsiasi: uno che nel decennio scorso ha fondato un movimento di italiani all’estero autonomo e indipendente dalla partitocrazia romana e che da quel momento è stato, in tutte le elezioni politiche, il più votato al mondo.
Un eletto all’estero nella stanza dei bottoni. Abbiamo sottolineato questo aspetto all’inizio della legislatura, subito dopo la nomina di Ricardo Merlo a Sottosegretario. E lo vogliamo fare oggi, the day after, il giorno dopo quella che è stata senz’altro la giornata più difficile per questo ormai morente governo Jamaica.