La consultazione dei gazebo a Roma, organizzata e promossa dal movimento Noi con Salvini, vede vincitore l’imprenditore romano Alfio Marchini. Questo dà lo spunto a Matteo Salvini per chiedere vere primarie che designino il candidato sindaco del centrodestra. Guido Bertolaso, attuale candidato del centrodestra, è arrivato solo quarto, dopo Marchini, Irene Pivetti e Francesco Storace.
Adesso Salvini chiede agli alleati Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni le primarie di coalizione. Con Berlusconi, Salvini parla di persona: i due si sono sentiti e hanno provato a mettere ordine nella difficile situazione del centrodestra nella capitale, con quali risultati non si sa.
Bertolaso ha preso comunque più voti di Giorgia Meloni, arrivata quinta con 955 voti (davanti a Souad Sbai di ‘Noi con Salvini’, 508). La leader Fdi stizzita attacca: "Vogliamo sapere se Bertolaso e’ il candidato unitario del centrodestra. Basta un si’ o un no". L’ex capo della Protezione Civile taglia corto: "Non c’e’ tempo per discutere sul chi". Come a dire, in campo ci sono gia’ io. Dall’altra parte gli avversari gongolano: "Il centrodestra e’ nel caos".
Salvini si dice stupito dei voti presi da Bertolaso: "Onestamente pensavo che prendesse meno consensi". Ma il suo obiettivo e’ convincere il centrodestra a riaprire la partita: "Fermiamoci. Io sono pronto a un passo indietro. Cosi’ il centrodestra perde e fa il piu’ grande regalo possibile a Matteo Renzi. Mettiamoci attorno ad un tavolo. Vediamo se non e’ il caso di coinvolgere tutti i cittadini in una giornata di partecipazione".
Insomma, primarie di coalizione a Roma. A fargli eco il Senatur. "A Roma e’ un casino, se ne esce solo con le primarie – dice Umberto Bossi -. La proposta di Salvini e’ giusta". Il centrosinistra sta a guardare. Sel definisce le primarie di Salvini una "boiata pazzesca"; per Roberto Giachetti, candidato Pd alle primarie del 6 marzo, nel centrodestra "c’e’ grossa confusione". "L’unica vera consultazione popolare democratica saranno ancora una volta le nostre primarie", dice l’altro sfidante dem Roberto Morassut, che bolla anche le consultazioni online del M5s come "pantomime".
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