"Almeno Bertolaso lo critico sulle proposte, cerca di confrontarsi sui problemi concreti. Gli altri fanno una campagna virtuale, fanno finta che sono cascati dal pero. Dovrebbero prendere, scomparire in un buco nero per quello che hanno fatto. Io ho criticato a morte Alemanno e Marino, però quelli che dicono che non conoscevano Alemanno quando stavano in cabina di regia a spartirsi tutto mi fanno sorridere e quelli che dico che non conoscono Marino quando fino a due anni fa dicevano che era l’uomo che avrebbe sconfitto le mafie. C’è connivenza tra politica e giornalisti. Perché i giornalisti non dicono: caro Pd, mi spieghi dove stavi quando succedeva tutto questo?". Lo afferma Alfio Marchini, candidato sindaco a Roma, a Radio Cusano Campus.
"Ci sono sondaggi – aggiunge – che ci mettono al pari di Storace al 6%, i sondaggi sono sempre stati strumentali. L’anno scorso mi davano all’1,5% e siamo arrivati al 10%. Alla fine la gente vota lo stesso chi vuole votare. Ogni giornale spara sempre un sondaggio coerente con la sua linea, ma questo fa parte del gioco della politica, non mi offendo e non mi preoccupa. A me preoccupa l’assenza di problemi concreti. Come fai a dire che Alemanno ha sbagliato quando tu hai gestito Roma con lui per 5 anni? E ora dicono bravo Tronca, ma tu dove stavi? Noi siamo in presenza di una rivoluzione, da una parte ci siamo noi e dall’altra c’è il vecchio blocco dei partiti che ha radici ovunque e si difende a vicenda perché sente a rischio la propria sopravvivenza. Le città si amministrano con le leggi e con i regolamenti. E’ una città molto complessa, che non può decidere sui trasporti perché decide la Regione. Con la balcanizzazione del consiglio comunale sarà ancora più difficile governare".
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