Saranno Giuseppe Sala e Stefano Parisi a contendersi al secondo turno la poltrona di Sindaco di Milano, risultando quasi appaiati dopo il primo turno. A scrutinio quasi ultimato (1194 sezioni su 1248) il candidato del centrosinistra Sala e’ in lieve vantaggio con il 41,6%, mentre Parisi ottiene il 40,8%.
Il testa a testa alle elezioni comunali fra il candidato di centrodestra Stefano Parisi e il candidato di centrosinistra Beppe Sala, "la dice lunga sulla voglia di cambiare che c’è" in città, secondo l’ex ad di Fastweb. "Tutti i milanesi che vogliono cambiare – ha aggiunto Parisi alla trasmissione Mattino Cinque – devono venire a votare" al ballottaggio il 19 giugno.
Mariastella Gelmini, capolista Fi a Milano, in una intervista a La Stampa spiega: "Quando ci presentiamo uniti, con candidati moderati e riformisti, il centrodestra vince. A Milano ci sono tutte le condizioni per vincere. Il secondo turno è un’altra partita, dove conta molto lo spessore dei candidati. E Parisi ha già dimostrato di averne molto". E per quanto riguarda Roma, "c’è stato un errore di percorso, ma vorrei ribadire che a venir meno ai patti non è stato Berlusconi" ha sottolineato Gelmini. Che sui ballottaggi Pd-5Stelle ha concluso: "Noi siamo alternativi al Pd, quindi escludo convergenze sul Partito democratico. C’è distanza anche su altri schieramenti, ma si vedrà, si entrerà città per città, nelle proposte dei candidati. Ma mi sento di escludere accordi con il Pd".
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