Dopo il voto di domenica ormai è chiaro che i romani hanno preso la loro decisione. Il Movimento 5 Stelle per la prima volta si afferma come primo partito della capitale d’Italia, con il suo 35,43%, mentre sono state scrutinate 90 sezioni su 100. Virginia Raggi, candidata del movimento guidato da Beppe Grillo, esulta: "Che emozione, i romani stanno lanciando un messaggio chiaro". "E’ un risultato storico, i romani sono pronti a voltare pagina, il vento sta cambiando e io sono pronta a governare questa città, potrei diventare il primo sindaco donna di Roma".
Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera grillino, sul blog di Grillo scrive: "Il Movimento 5 Stelle andrà al ballottaggio in tanti comuni italiani e soprattutto a Roma e Torino con un risultato storico. Gli italiani ci hanno riconosciuto la capacità di governare e dobbiamo essere onorati della loro fiducia. Stiamo cambiando questo Paese con onestà e partecipazione. È la nostra Rivoluzione gentile, a cui partecipano sempre più persone. Coraggio!".
A Roma sarà ballottaggio Raggi-Giachetti. "Roberto Giachetti ha fatto un mezzo miracolo, ha fatto una campagna elettorale molto difficile ma è lì e se la giocherà al ballottaggio", dice il premier Matteo Renzi. Deludente il risultato di Alfio Marchini, sostenuto da Forza Italia. Giorgia Meloni, portata da Fratelli d’Italia e Lega, non riesce a sfondare, si ferma al 20,7%, comunque un risultato lusinghiero per Fdi, che se nel 2013 arrivava al 5,93%, oggi si attesta al 12,3%, raddoppiando i suoi voti. "Siamo andati così male che almeno non abbiamo sulla coscienza il mancato ballottaggio di Giorgia Meloni", scrive in un tweet Francesco Storace, capolista della Lista Storace Marchini Sindaco.
Crolla il Pd che si attesta al 17,2% contro il 26,26% delle comunali del 2013 e addirittura il 43,07% delle Europee. Il candidato dem ottiene il 24,78%. Una Roma politicamente nuova, segnata da Mafia Capitale e dall’epilogo dell’amministrazione di Ignazio Marino.
La Lega, al suo esordio nella corsa al Campidoglio, prende il 2,72%. Nella notte parla solo il suo alleato, Matteo Salvini, "Le ho scritto ‘daje’", e Fabio Rampelli, "siamo in testa nei quartieri rossi". Fine corsa anche per Alfio Marchini, l’altro candidato di centrodestra, che si ferma al 10,91%. Significativo il crollo di Forza Italia che lo sosteneva: passa dal 13,46% delle Europee del 2014 al 4,2%, un dato che lascera’ il segno per la leadership del centrodestra. Anche se a Milano Berlusconi doppia il Carroccio. "Amministrative 2016, a Milano Berlusconi doppia Salvini, a Roma Meloni doppia Alfio Marchini. Lo scontro tra due diversi modelli di centrodestra continuerà", lo scrive su twitter l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini.
Discussione su questo articolo