"Il M5S ha commesso errori, chissa’ quanti, ma e’ stato l’unico a restituire, nella Storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa". Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un passaggio del post che commenta il risultato elettorale e dal titolo ‘Vi capisco’. "Ringrazio tutti coloro che hanno ‘rischiato’ dando il loro voto al M5S che avra’ a seguito di queste elezioni dove si presenta in 199 comuni, in quasi tutti per la prima volta, circa 3/400 nuovi consiglieri, raddoppiando quelli attuali".
Con ironia pungente il leader del Movimento 5 Stelle critica quella parte degli italiani che votando Pd e Pdl, i partiti che “li rassicurano, ma in realta’ hanno distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno”.
"Non e’ corretto attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano h24 il M5S sui giornali e su tutte le reti televisive, notoriamente di proprieta’ dei partiti. Non e’ giusto. Il risultato delle elezioni comunali non e’ stato frutto di cittadini disinformati". Cosi’ Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog, all’indomani dell’esito delle amministrative. Poi, aggiunge: "Al contrario, il voto, in quanto comunale, vicino alla realta’ quotidiana, e’ stato dato in piena coscienza. Non si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine, ma di persone pienamente responsabili della loro scelta. Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore. Possono aver inciso, ma non piu’ di tanto. Il 50% o poco meno non ha votato. Il rimanente e’ andato alle coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S. Capisco chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell’Ilva, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto e’ stato pesato, meditato". Per Grillo "esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A, e’ composta da chi vive di politica, 500mila persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna)". "La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima e’ interessata giustamente allo status quo. Si vota per se’ stessi e poi per il Paese. Nella nostra bandiera c’e’ scritto ‘Teniamo famiglia’. In questi mesi non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente, sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L’Italia A non puo’ vivere senza il contributo fiscale dell’Italia B, ma quest’ultima sta morendo, ogni minuto un’impresa ci lascia per sempre. Vi capisco comunque, la pensione, in particolare se doppia o superiore ai 5.000 euro, e’ davvero importante. Lo stipendio vi fa sopravvivere, che sia pubblico o politico non ha importanza. Il M5S ha commesso errori, chissa’ quanti, ma e’ stato l’unico a restituire, nella Storia della Repubblica, 42 milioni allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa. L’Autunno Freddo e’ vicino e forse, per allora, l’Italia A capira’ che votando chi li rassicura, ma in realta’ ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto bene".
COMUNALI: BECCHI, CROLLO M5S? LO AVEVO PREVISTO “Avevo previsto il crollo del Movimento 5 Stelle, e probabilmente lo sapevano anche Grillo e Casaleggio”. Lo ha detto Paolo Becchi, docente di Filosofia del diritto all’Universita’ di Genova, intervenendo ad Agora’, su Rai Tre. “Un movimento che nasce sulla rete e che ha come motto ‘Web ergo sum’, ossia la rete contro i partiti, e’ difficile che possa partecipare a elezioni comunali e ottenere un risultato neanche lontanamente paragonabile alle politiche. Non e’ una vittoria dei partiti, e’ una vittoria di una parte del Paese contro un’altra che voleva il rinnovamento. Il dato esemplare e’ Siena, che nonostante la vicenda Monte dei Paschi e tutto quello che c’e’ dietro, continua a votare Pd. Questo vuol dire che una parte dell’Italia e’ contenta di come questo Paese e’ amministrato. Tuttavia non si perde una guerra perdendo una battaglia”.
Sul blog di Grillo, Becchi spiega: “Si attacca il M5S, ossia l’unica forza politica che e’ riuscita nel tentativo di riportare i cittadini alla partecipazione politica, all’interesse per la cosa pubblica. Un italiano su due non e’ andato a votare: questa e’ la crisi, sempre piu’ profonda, della partitocrazia, e non il ‘crollo’ del M5S".
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