Silvio Berlusconi continua ad avere la mente puntata sulle prossime sfide elettorali, prima di tutto le amministrative del 2016. Il Cavaliere, che oggi alle 17 interverrà alla direzione nazionale di Rivoluzione Cristiana, il movimento cattolico, federato a Forza Italia, presieduto da Gianfranco Rotondi, non ha ancora deciso se partecipare o meno alla manifestazione promossa e organizzata dalla Lega, in programma per il giorno 8 novembre a Bologna. Silvio non vuole diventare il gregario di Matteo Salvini e dunque sta riflettendo bene sul da farsi. Da Salvini a Bologna invece sarà presente Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
Dunque in vista delle elezioni amministrative il centrodestra procede ancora, per il momento, in ordine sparso. Soprattutto, non ha ancora una lista di candidati per le più grandi città italiane che andranno al voto nella primavera del prossimo anno. Milano, Roma, Bologna, Napoli, Torino, Cagliari: tutte città da conquistare, per lanciare un segnale a tutto il Paese. Il centrodestra c’è, è presente e dopo avere vinto sul territorio punta a governare il Paese, mandando a casa Matteo Renzi e la sua sinistra.
BOLOGNA A Bologna il Carroccio insiste per Lucia Borgonzoni (”Il nostro cavallo è vincente e non cambia”, si impunta Massimiliano Fedriga), mentre Fi parteggia per l’azzurro Galeazzo Bignami.
MILANO Per il dopo-Pisapia è tutto congelato, anche se il totonomine impazza. Carlo Sangalli potrebbe mettere d’accordo Lega e Fi, ma non c’è nulla di definito. Continuano a circolare i nomi di Paolo Del Debbio e Corrado Passera, ma nessuno ci crede veramente. Qualcuno scommette che alla fine Berlusconi tirerà fuori dal mazzo il jolly, un outsider di profilo manageriale, ma all’orizzonte non si vede nulla.
TORINO In alto mare la situazione pure a Torino, dove il centrodestra è alla ricerca dell’anti-Fassino sul modello di Venezia. Anche qui determinanti saranno le trattative tra gli azzurri e i leghisti. Il coordinatore regionale di Fi in Piemonte, Gilberto Pichetto, sta "raccogliendo ancora le disponibilità" (oltre a un politico, non si esclude un nome espressione della società civile): per ora c’è un candidato azzurro di bandiera, Andrea Tronzano, mentre la Lega non ha proposto nessuno.
CAGLIARI A Cagliari il centrodestra è spaccato sulle primarie. Contrario sarebbe Piergiorgio Massidda, che sta lavorando a un polo civico, mentre favorevoli sarebbero Pierpaolo Vargiu e Giandomenico Saviu, promotori dei ‘Riformatori sardi’, che hanno già messo in campo sette liste. Anche Fratelli d’Italia chiede le consultazioni popolari. Tra i più accreditati alla guida del Comune, Giuseppe Farris, capogruppo di Fi in Consiglio comunale. Area popolare sta a guardare, non ha espresso nessun nome per il 2016, almeno ufficialmente.
ROMA Un caso particolare, dopo l’inchiesta Mafia Capitale e le dimissioni di Ignazio Marino. Esponenti di spicco di Fi come Antonio Tajani e Maurizio Gasparri, sperano nella discesa in campo di Alfio Marchini, che però resta un’incognita per Salvini e deve fare i conti con il veto di Fdi, pronta a giocarsi la carta Giorgia Meloni, anche se l’ex ministro non ha sciolto ufficialmente la riserva. Senza contare che nella Lega c’è sempre chi pensa di utilizzare la sfida romana come merce di scambio. Un do ut des per ottenere il via libera a Milano per una candidatura lùmbard.
NAPOLI A Napoli i giochi appaiono più semplici, visto che in pole ci sono sempre Mara Carfagna e Gianni Lettieri. Quest’ultimo dato per ora favorito sul territorio, anche perchè l’ex ministro delle Pari opportunità non conferma una sua discesa in campo.
Dunque, diverse le ipotesi in campo ma al momento nessuna certezza. Per Forza Italia sarà come sempre Berlusconi a sciogliere gli ultimi nodi. Da Bologna potrebbe davvero suonare la carica per il centrodestra italiano.
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