Non uso mezzi termini nel dire che in queste elezioni sia stato fatto un grande "pasticcio romano". Usando lo stesso titolo che ho usato sul mio blog "The Candelabra of Italy", voglio dire che a Roma il centrodestra ha fatto un grosso sbaglio, dividendosi. Da una parte, la Lega Nord e Fratelli d’Italia hanno sostenuto Giorgia Meloni mentre Forza Italia, La Destra di Francesco Storace e Conservatori e Riformisti hanno sostenuto Alfio Marchini. Il risultato? A Roma ci sarà sì un ballottaggio, ma tra la candidata del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi e quello del Partito Democratico Roberto Giachetti. Quest’ultimo, forse, aveva perso la speranza di arrivare almeno al ballottaggio e invece ci è arrivato per demerito di un centrodestra diviso e non per meriti suoi o del suo partito.
Un centrodestra diviso fa una figura molto magra. Va fatta una riflessione su Forza Italia. Sostenendo Marchini, una persona che sarà anche perbene (per carità di Dio, io non giudico la persona) ma che non è identificabile con il centrodestra, Forza Italia ha perso una marea di voti. Questo è un dato di fatto. I numeri sono impietosi. Marchini non è arrivato neppure al 10%. Quindi, vuole dire che i voti presi da Forza Italia a sostegno del progetto di Marchini sono davvero pochi. E se Forza Italia avesse sostenuto Giorgia Meloni?
Dove sono finiti i voti che sarebbero stati di Forza Italia? Una parte è andata a Giorgia Meloni, anche con il voto disgiunto, una parte è andata a Virginia Raggi (come voto di protesta) ma la maggior parte è andata in astensione. Un pasticcio, quello romano, che potrebbe creare problemi anche a livello nazionale. Ora il centrodestra deve sperare di vincere il ballottaggio a Milano, dove ha corso unito facendo un buon risultato.
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