Ricardo Merlo è stato riconfermato sottosegretario agli Esteri e questa è una buona notizia per due motivi: in primis perché la crisi di agosto voluta da Salvini era insensata e poi perché la difesa degli interessi degli italiani nel mondo non ha colore politico.
Merlo ha creato il MAIE con l’intento di andare oltre le barriere ideologiche ed appoggia ogni governo che mostri sensibilità verso le problematiche degli italiani nel mondo. Esattamente come fanno i partiti che rappresentano le minoranze linguistiche in Val d’Aosta e in Alto Adige. Anche il buon rapporto personale instaurato con il Premier Conte ha influito sulla sua riconferma.
Auguri quindi a Ricardo Merlo e alla sua squadra di validi collaboratori, in cui spicca il nostro editore, Ricky Filosa, direttore di questo giornale per oltre dodici anni.
La crisi di agosto era completamente insensata, dicevo: dalle spiagge romagnole, in pieno delirio di onnipotenza, Matteo Salvini era arrivato a chiedere pieni poteri ed elezioni anticipate, scordando forse che le elezioni si svolgono ogni cinque anni e non ogni cinque mojito.
Salvini è riuscito, suo malgrado, nel miracolo di ricompattare una larghissima maggioranza che va dai Cinque Stelle al Pd con Silvio Berlusconi che pur schierandosi all’opposizione di questo governo è molto scontento dell’operato del leader del Carroccio.
Le parti sociali, la Chiesa cattolica, l’Europa e i mercati finanziari hanno accolto con un sospiro di sollievo la cacciata di Salvini dal governo.
I toni aggressivi verso i nostri partner europei, l’assenza sistematica alle riunioni internazionali, l’uso strumentale delle divise di stato e dei simboli religiosi, la vicenda russa (gestita malissimo) e il clima di odio e di paura creato nel Paese hanno minato la credibilità di Salvini sia sul piano interno, sia sul piano internazionale.
Un governo sovranista guidato dalla Lega e da Fratelli d’Italia ci indebolirebbe in Europa, ci screditerebbe a livello internazionale e sarebbe foriero di tensioni continue sul piano sociale.
I provvedimenti voluti da Mario Draghi nella sua ultima riunione da Presidente della Bce sul QE rappresentano uno stimolo per le economie europee e l’Italia dovrebbe cogliere questa opportunità per tagliare il cuneo fiscale al fine di dare slancio alle nostre imprese.
Anche la disponibilità mostrata dall’Europa per la redistribuzione dei migranti è un successo ottenuto con Salvini fuori dai giochi, a testimonianza che i toni sguaiati serviranno forse a prendere dei like sui social, ma sono fortemente sconsigliati nei consessi internazionali, specie quando si è un vaso di coccio come l’Italia.
Matteo Salvini ha rischiato di isolare completamente l’Italia che, sotto la sua guida irresponsabile, sarebbe affondata sotto i colpi dello spread, della speculazione internazionale e dei vincoli finanziari.
Eliminata la causa dei problemi non ci sono più alibi. Pd e Cinque Stelle hanno il dovere di far ripartire l’Italia e anche il MAIE certamente farà la sua parte, soprattutto per quanto riguarda gli italiani nel mondo e il Sistema Italia all’estero. Buon lavoro.