Antonio Tajani, ministro degli Esteri, concludendo una sua risposta nell’Aula della Camera, per il question time, a un’interrogazione FI sul Piano d’azione per l’export italiano nei mercati extraeuropei, ha dichiarato: “L’obiettivo che voglio condividere con quest’Aula è raggiungere i 700 miliardi di euro totali di export entro la fine della legislatura”.
“Da ministro del Commercio internazionale – ha affermato – mi sono impegnato per far sì che l’Italia possa essere sempre più una potenza dell’export.
Senza le imprese non c’è crescita, non c’è lavoro: sono la base del nostro Paese.
Per questo motivo, ho voluto lanciare un articolato piano d’azione del Governo per rafforzare le nostre esportazioni, focalizzandoci su tutti i mercati più promettenti: uno strumento strategico per sostenere ancora di più le eccellenze del saper fare italiano sui mercati globali.
A ciò si affiancherà anche un ampio progetto di riforma del ministero degli Esteri che porterò in uno dei prossimi Consigli dei Ministri. Voglio mettere la Farnesina ancora più al passo con i tempi e vicina alle esigenze delle imprese”.
“Ho voluto accelerare tale processo – ha proseguito Tajani – creando da subito la nuova unità operativa ‘Unità per l’export’ che potrà essere raggiunta in ogni momento anche tramite un indirizzo e-mail, ‘export@esteri.it’, e un numero di cellulare dedicato, 3490929568”.
Il ministro ha quindi assicurato: “Puntiamo a una forte azione di diversificazione del nostro export, in aggiunta ai nostri più importanti mercati di sbocco tradizionali”. E ha annunciato: “La settimana prossima sarò in missione in India e in Giappone per inaugurare il padiglione italiano dell’Expo di Osaka che sarà una vetrina delle nostre eccellenze.
Nei prossimi mesi mi recherò in Messico e Arabia Saudita e in altri Paesi prioritari per le nostre esportazioni. Organizzeremo ovunque business forum e incontri con le imprese, come ha già fatto nelle scorse settimane in Algeria e in Canada.
Abbiamo in programma in Italia importanti iniziative di partenariato economico, a partire dalla Turchia nelle prossime settimane. Il nostro deve essere un grande gioco di squadra e gli attaccanti di questa squadra sono le nostre imprese. Ripeto: senza le imprese non c’è crescita, non c’è lavoro e non c’è futuro”.