Che delusione. E che dispiacere. L’invito lanciato dalle pagine di ItaliaChiamaItalia per un Comites di Santo Domingo meno litigioso e più collaborativo non è stato raccolto da chi avrebbe dovuto farlo. Un vero peccato.
Di buono c’è che ora sappiamo chi è chi.
Giuseppe Visca, vicepresidente Comites, ha finalmente gettato la maschera. L’ex senatore ha chiesto in maniera strumentale le dimissioni di Diana Spedicato, presidente del Comitato, e del consigliere Flavio Bellinato, mettendo così le carte sul tavolo: io con voi non ci sto più.
È la solita storia del fuoco amico, vecchia come la politica. Visca, candidato ed eletto al Comites nella loro stessa lista, ora toglie il proprio sostegno alla maggioranza e si considera “autonomo”. Bah.
Comites di Santo Domingo in tilt, dunque, diviso tra una maggioranza che vuole lavorare a favore della comunità e personaggi che, ormai è davvero evidente a tutti, hanno dimostrato di volere il caos a tutti i costi. Sulla pelle dei connazionali.
Lo smisurato ego politico di Visca, che negli ultimi giorni sta rilasciando dichiarazioni a destra e a manca, lo ha reso cieco. Da Boca Chica con furore chiede le dimissioni dal Comites di Diana Spedicato, presidente dell’organismo (ed impossibilitata, regolamento interno alla mano, ad avere diritto di voto in sede di commissioni di lavoro), e di Flavio Bellinato, sostenendo che essi siano in conflitto d’interesse per via della loro professione. La prima è avvocatessa, il secondo è titolare di una società dedicata a prestare servizi di traduzioni ufficiali e di assistenza nel disbrigo di pratiche ed adempimenti burocratici.
Nel caso di Bellinato, tra l’altro, la richiesta di dimissioni avviene nonostante il consigliere abbia pubblicamente dichiarato in sede di assemblea (lo scorso 1 febbraio) di non voler far parte di quelle commissioni che potrebbero alimentare nei suoi confronti qualsiasi tipo di sospetto o polemica.
Che poi Bellinato è stato Segretario del passato Comites per quasi 5 anni, quello a presidenza Dussich. Nessuno, neppure l’amico Paolo, che è anche coordinatore del CTIM in Repubblica Dominicana, ha mai parlato di conflitto di interessi. Semplicemente perché non esiste.
Ricordo inoltre molto bene come l’allora presidente Paolo Dussich difese ed elogiò il lavoro di Bellinato, quando quest’ultimo aveva presentato una lettera di dimissioni da Segretario del Comitato.
Nel verbale dell’assemblea Comites tenutasi il giorno 16 marzo 2021, si legge quanto segue: “Il presidente Dussich ritiene che l’operato del segretario Bellinato sia stato positivo e chiede a tutta l’assemblea di esprimere un voto di fiducia in suo favore“. L’assemblea votò la fiducia a Bellinato, che decise così di ritirare le dimissioni.
Flavio quindi lavorava bene e non aveva alcun conflitto d’interessi nel Comites Dussich. Cos’è cambiato ora? Ah, sì: è cambiato il presidente del Comites; i più maligni sostengono che sia proprio questa la ragione scatenante dello spettacolo pietoso che i connazionali della RD hanno davanti. Ma noi ci rifiutiamo di credere a queste maldicenze.
Sappiamo invece che a decidere sono sempre gli elettori e non dimentichiamo che Spedicato e Bellinato sono risultati essere i candidati più votati in assoluto. Questo, nonostante molti dei candidati (alcuni dei quali anche eletti) facessero parte di associazioni e movimenti che svolgono mansioni simili a quelle portate avanti a livello professionale dai sopracitati membri del Comites.
Visca dunque vorrebbe sovvertire il voto democratico. Imperdonabile, a nostro giudizio. Non solo: l’ex senatore forse non sapeva quale mestiere facessero Spedicato e Bellinato, quando ha deciso di candidarsi con loro nella stessa lista? Non lo sapevano forse gli elettori?
Insomma, qui non c’è più spazio per la logica. Nemmeno per la politica. Qui, cari lettori, ballano rancore, livore, opportunismo. È come abbiamo scritto: i conflitti sono più a livello umano che politico. Sanarli, quindi, sarà ancora più difficile. Forse impossibile.
ItaliachiamaItalia.it ha raggiunto il presidente Spedicato per chiederle una dichiarazione in merito a ciò che sta succedendo.
“Le accuse e le insinuazioni del vicepresidente Visca – osserva Diana a colloquio con il nostro giornale – sono puramente strumentali, includendo il mezzo attraverso cui le diffonde, pertanto non meritano alcuna risposta mediatica. Gli ricordo che, in conformità con i principi dell’etica e anche per rispetto verso tutti gli altri membri eletti del Com.It.Es., qualsiasi chiarimento lo può chiedere in assemblea“.
Poche parole, ma nette. Tradotto: non faremo il vostro gioco e non alimenteremo polemiche inutili e per giunta dannose per l’immagine del Comitato tutto. Noi lavoriamo per la comunità, lascia intendere il presidente. Per tutto il resto, chiude Spedicato, ci si vede negli appuntamenti ufficiali. In assemblea, appunto. Dove tutto sarà messo nero su bianco. A verbale. Con la massima trasparenza possibile.
@rickyfilosa