Flavio Bellinato è un giovane italiano residente da tempo nella Repubblica Dominicana. Si candida al Comites di Panama, visto che quello di Santo Domingo è stato cancellato: gli italiani residenti nell’isola caraibica, infatti, se vorranno, potranno votare per il Comitato degli italiani all’estero di Panama.
Candidato con la Lista Civica Italo-Domincana, Bellinato è pronto a raccogliere la sfida delle elezioni. ItaliaChiamaItalia lo ha intervistato per farlo parlare di sé, della lista con cui si candida e dei punti principali del suo programma.
Flavio Bellinato, parlaci di te: presentati in maniera sintetica ai nostri lettori
“Innanzitutto grazie per l’opportunità di presentarmi agli elettori attraverso il Vostro giornale, il quale considero essere utilissimo per gli italiani residenti all’estero. Ho 33 anni e risiedo in Repubblica Dominicana dal 1998. Ho una laurea in Diplomazia e Servizi Internazionali, ottenuta presso la Università Catòlica Santo Domingo. Ho avuto un’esperienza anche negli Stati Uniti, dove ho ottenuto il mio diploma di scuole superiori presso un’Accademia Militare: Riverside Military Academy. Dopo aver lavorato alcuni anni nel settore immobiliare, l’ho abbandonato per occuparmi di tematiche più vicine a ciò che stavo studiando ed è così che sono diventato consulente presso un’agenzia in Santo Domingo che si occupa da oltre 16 anni di questioni inerenti ai servizi consolari. Sono felicemente sposato da sette anni e da due anni e mezzo padre di uno splendido bambino".
Hai deciso di scendere in campo e di candidarti per il Comites di Panama. Perché?
“Ho deciso di mettermi in gioco perchè mi appassionano i temi riguardanti i servizi che i cittadini italiani hanno diritto di ricevere quando si trovano all’estero. In tal senso la situazione in Repubblica Dominicana è attualmente incerta, e pertanto vorrei essere in prima linea per poter mettere a disposizione le mie conoscenze nel caso in cui la comunità italiana in RD dovesse trovarsi in difficoltà per ricevere dei servizi che sono dovuti. Altro tema che mi sta a cuore è il diritto alla libera circolazione a favore dei nostri familiari cittadini stranieri, il quale da più di un anno viene calpestato a causa della catena di eventi nati da tutta una serie di incresciose irregolarità che tutti conosciamo in materia di rilascio di visti, le quali per altro sono state confermate addirittura da un Sottosegretario agli Esteri qualche mese fa sulla Vostra testata. Voglio contribuire con la mia esperienza professionale all’interno del prossimo COM.IT.ES., senza però tralasciare altre tematiche importanti come, per esempio, l’assistenza alle persone socialmente più disagiate”.
Parlaci della lista con cui ti presenti
“La Lista Civica Italo-Domincana è formata esclusivamente da cittadini italiani residenti in Repubblica Dominicana. È composta da imprenditori, commercianti e liberi professionisti. Alcuni di loro hanno già fatto parte del COM.IT.ES. una decina di anni fa. Io sono un volto nuovo e non ho mai avuto esperienze in questo ambito, ma sono convinto di poter contribuire positivamente al raggiungimento della finalità principale dei COM.IT.ES.: rappresentare gli italiani all’estero dinnanzi alla rappresentanza diplomatico consolare”.
Ha senso, per un italiano residente nella RD, votare per il Comites di Panama?
“Sì, sono convinto che sia molto importante far sì che il Comites di Panama raggiunga una maggioranza di eletti residenti in Repubblica Dominicana per poter dimostrare al Ministero degli Esteri che la nostra comunità è coesa e desidera essere trattata con più rispetto da parte delle nostre Istituzioni. La chiusura dell’Ambasciata d’Italia è una vergogna, se consideriamo i dati statistici che ci sono favorevoli rispetto a Panama. La spending review è stata un’evidente scusa per celare i motivi che hanno portato alla chiusura dell’Ambasciata, e pertanto penso che sia profondamente ingiusto, da parte delle istituzioni, abbandonare parzialmente quasi 9.000 iscritti AIRE, 100.000 turisti italiani l’anno, molte imprese e tantissimi cittadini dominicani che vivono in Italia e che generalmente hanno bisogno di ricevere un qualche servizio da parte del Consolato”.
Negli ultimi dieci anni il Comites di Santo Domingo ha svolto un ruolo importante, per un verso, ma poco proficuo, per un altro. Tante le occasioni sprecate. Perché in futuro le cose dovrebbero cambiare?
“Non sono stato protagonista degli ultimi dieci anni di Comites e non mi esprimo sul suo operato, perchè non sono stato testimone diretto delle ragioni per le quali non è riuscito a fare tutto ciò che si sperava facesse. I tempi sono cambiati, i problemi sono diversi e sono convinto che i COM.IT.ES. da soli non contano nulla se non sono gestiti da 12 persone che ci mettono impegno, passione e coesione per il raggiungimento di obbiettivi comuni”.
Come candidato, quali sono i punti forti del tuo programma? Cosa proponi? Una volta eletto, la prima cosa che faresti?
“Una volta eletto chiederei immediatamente la formazione di una Commissione ad-hoc addetta al tema ‘servizi consolari’. Penso sia fondamentale fare un lavoro di raccolta e classificazione delle difficoltà logistiche che i cittadini italiani residenti in Repubblica Dominicana potrebbero trovarsi a dover affrontare una volta che l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo verrà chiusa, per poter fornire al Ministero degli Esteri un’evidenza delle difficoltà burocratiche, in modo da poter trovare una soluzione appropriata a differenti problemi. Auspico la creazione immediata di un sito internet istituzionale del Comites che sia utile all’utenza a livello informativo. Inoltre propongo che il COM.IT.ES si occupi di assistenza ai cittadini socialmente più disagiati, richiesta di collaborazione alla Camera di Commercio per aiutare a livello promozionale le attività lavorative dei nostri iscritti AIRE, sostegno ai pensionati in collaborazione con enti di previdenza sociale in Italia e patronati, coinvolgimento delle diverse comunità di residenti sull’isola, attraverso la partecipazione di volontari che facciano periodicamente il punto della situazione della loro zona di riferimento”.
Qual è il tuo messaggio agli elettori? Perché dovrebbero votare te e la tua lista?
“Il mio messaggio agli elettori in questo momento è che si motivino ad iscriversi alle liste elettorali attraverso l’invio telematico dell’apposito formulario entro il 19 novembre, indipendentemente dalla lista o candidato di preferenza. È palese che non vi è stata l’intenzione di agevolare un’affluenza soddisfacente di votanti, a causa di un regolamento elettorale molto discutibile e che personalmente considero essere una violazione al nostro diritto di esprimere quel voto per il quale il Ministro Mirko Tremaglia tanto aveva lottato”.
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