Ancora dimissioni all’interno del Comites di Miami. Questa volta è toccato a Santino Di Marco, che si è dimesso per motivi familiari e di lavoro. Nei mesi scorsi Sergio Pizzioli, altro consigliere Comites, è stato costretto a dimettersi per motivi di salute.
Santino Di Marco, in una lettera aperta indirizzata al presidente del Comites di Miami, Cesare Sassi, tra le altre cose scrive: “Nel corso delle riunioni del Comites io e altri colleghi ci rendiamo conto ben presto che lei, appena eletto presidente, comincia a comandare come un insegnante al primo giorno di scuola. Tutti siamo incapaci, nessuno deve prendere decisioni, perché lei è l’unico in grado di prendere decisioni esecutive. Inutile dire che la mia voglia di fare si è affievolita molto in fretta”.
E ancora: “Quando le ho consegnato le mie dimissioni lei si è ancora una volta arrabbiato, accusandomi di avere tradito lei e tutti i miei elettori, un’accusa che ancora oggi mi fa male. Anche quando ho tentato di spiegare le vere motivazioni della mia scelta, lei ha chiuso la conversazione con un’affermazione che ha colpito non solo me ma tutta una Regione dalla quale provengo, affermando: ‘si dice che i siciliani siano quasi tutti traditori’. Lei ha offeso un’intera comunità che è sempre stata nel mirino degli italiani del Nord che come lei si sentono superiori. Le chiedo quindi di chiarire la sua posizione non solo come connazionali ma soprattutto come presidente del Comitato per gli italiani all’estero. Una discriminazione, la sua, che non passerà inosservata dai siciliani e dalla comunità tutta”.
Se il presidente Sassi ha davvero pronunciato tali parole, fortemente lesive della dignità dei siciliani tutti, ci auguriamo chieda scusa prima possibile. Certi regionalismi, certi campanilismi, soprattutto tra gli italiani nel mondo, non hanno davvero senso alcuno. Senza contare che la comunità siciliana è fortissima negli States, basti pensare alla Niaf, la più grande associazione di italiani negli Usa, composta per la maggior parte da siciliani e calabresi. Una comunità, quella siciliana, che ha contribuito moltissimo non solo alla crescita e allo sviluppo degli Stati Uniti, ma anche del Nord Italia e della città di Milano, di cui è originario il presidente del Comites di Miami.
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