E così, alla fine il dibattito pubblico con le 4 liste candidate per il Comites di Zurigo non si è tenuto, perché i rispettivi capilista non hanno potuto partecipare a questo incontro con la collettività italiana, fatto di domande e risposte… A leggere il comunicato nessuno avrebbe potuto, e spero che tutti i candidati ne fossero almeno informati. Ma è mai possibile che non c’era nessuna data libera per un incontro con la comunità italiana locale, composta da circa 150.000 persone?
Ai maligni, la verità potrebbe sembrare un’altra, che le tre liste che partecipano al rinnovo del Comites di Zurigo (“Il Ponte” capeggiata da Paolo Da Costa, “Rete Italia” guidata da Antonio Putrino e la “Lista unitaria cantoni LU-NW-OW-URI” capeggiata da Nicola Colatrella) abbiano deciso di disertare questo appuntamento, in quanto c’eravamo noi, cioè la Lista “Associazioni italiane in Svizzera”.
Non avere il coraggio di confrontarsi sui contenuti e rispondere ad eventuali domande “scomode” sul loro operato degli ultimi 10 anni, e per qualcuno anche di più, sarebbe a dir poco indecoroso… Ma a questo non vogliamo crederci.
Rifiutare dibattiti pubblici che potrebbero danneggiarli e continuare a volerci rappresentare sarebbe voler pretendere troppo dall’ingenuità degli italiani all’estero. Sarebbe pura arroganza, complesso di superiorità all’ennesima potenza… Ma neanche a questo vogliamo credere.
Se fosse come i maligni malignano, il loro gioco sarebbe presto scoperto, nel senso che se è vero che sono ufficialmente 3 liste diverse, così agendo apparirebbero coalizzati contro chiunque si azzarda a mettere in discussione il loro potere e il loro consenso politico, creato in tanti anni di lodevole servizio… Ma continuiamo a non volerci credere.
Scritto questo, date il voto a chi volete credere. Oppure, se preferite, votate chi è risultato più credibile in questa vicenda.
Gerardo Petta, Associazioni Italiani in Svizzera
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