Rum, whisky, brandy o grappa sono tutti drink che siamo abituati ad associare ad un fine pasto, come digestivo, o in abbinamento ad altre bevande per creare cocktail gustosi e freschi.
Certamente sono perfetti anche così, ma il mondo dei superalcolici può offrire anche tante altre alternative, come ad esempio la possibilità di essere usati in cucina nella preparazione di piatti eccezionali.
È necessario conoscere gli abbinamenti giusti, ma i superalcolici sanno come tirare fuori il meglio da una pietanza, essendo in grado di aromatizzare, ammorbidire, equilibrare o compensare, sia in preparazioni dolci che salate.
Ma vediamo nel dettaglio quali superalcolici sono i più indicati ai fornelli e che tipo di preparazioni è possibile crearne.
Il Whisky
Il sapore del whisky è particolarmente forte e speziato e per questo deve essere trattato con attenzione: può davvero dare una nota in più al vostro piatto aumentandone il carattere, ma il rischio è che copra eccessivamente i sapori, sovrastandoli totalmente.
Si abbina bene a preparazioni di riso e pasta, creando una gustosa crema, magari in abbinamento a panna, pomodoro o condimenti di carne.
Proprio con la carne ha la sua accoppiata perfetta: ottimo per una marinatura, ma anche nella preparazione di creme con panna, o in riduzione, ad esempio, con uno stinco di maiale.
Il rum
Il rum viene prodotto dalla canna da zucchero ed è perciò uno dei superalcolici con il più alto tasso di zuccheri.
Questo lo rende di difficile abbinamento, se non per la preparazione di dolci, soprattutto se con il cacao o al cui interno è presente zucchero di canna, ancor meglio se caramellato.
Uno dei suoi piatti forti, ad esempio, è la crema catalana, ma viene spesso usato anche nei dolci a pan di spagna per aggiungere una nota più audace.
In alternativa ai dolci, il rum è ottimo anche per la caramellizzazione di carni rosse e bianche, o per creare deliziose creme di accompagnamento.
Vodka
La vodka è un superalcolico dall’alta gradazione, tipica delle regioni dell’est Europa, con un sapore pungente ma piuttosto neutro.
In cucina risulta molto delicata nella preparazione dei piatti, in quanto il suo punto forte non è tanto il sapore ma la gradazione dell’alcol che sfuma durante la cottura: per questo risulta ideale per i piatti di pesce.
Gli abbinamenti migliori sono quelli con pesci dalle note saporite, come il salmone, il caviale, i crostacei o la trota affumicata.
Brandy
Un liquore dall’elevata gradazione alcolica ricavato principalmente dalla distillazione del vino, ma anche da altre tipologie di frutta, come albicocche, prugne, arance o pesche.
La forza del brandy è la sua incredibile versatilità, che gli permette di abbinarsi con piacere e sorpresa a molti tipi di pietanze diverse.
Può essere ottimo per aromatizzare un sugo, per la creazione di deliziose creme di condimento per un piatto di carne, può essere usato per sfumare la carne in fase di cottura o come marinatura.
Infine, è un ottimo punto di forza nella preparazione dei dolci, soprattutto quelli al cioccolato.
Grappa
La grappa è un altro distillato che deriva dal vino, ma, a differenza del brandy, questo ha una nota molto decisa e secca, difficile da abbinare.
Questo però non rende impossibile farlo e alcune ricette arricchite con un po’ di grappa possono dare piacevoli sorprese, come ad esempio nella preparazione di alcuni risotti al pesce o al formaggio.
Un’altra soluzione ideale per usare la grappa in cucina può essere nelle preparazioni di secondi salati che però prevedono l’uso della frutta, come il maialino alla mela.