A Mocoa 500 km da Bogotà, Colombia, lo scorso sabato hanno straripato tre fiumi causando un vero e proprio tsunami di fango e la morte di oltre 200 persone. Cesar Uruena, direttore del Soccorso della Croce Rossa Colombiana (Crc), ha dichiarato: “Le autorità di alcuni paesi ci chiedono notizie su loro connazionali che si trovavano in zona e di cui non si hanno notizie. Si tratta di due italiani, un russo e due israeliani”.
L’Unità di crisi della Farnesina è in contatto con le autorità colombiane per verificare l’eventuale presenza di italiani a Mocoa, travolta da una devastante valanga di fango, e per prestare ogni possibile assistenza ai loro familiari. Fonti locali riferiscono la presenza di stranieri, tra i quali anche italiani, tra gli ospiti di un ostello sulla strada colpita dalla micidiale massa di fango e detriti.
“C’è un albergo che ospita molti stranieri e che si trovava nella zona più colpita” dalla tragedia, ha spiegato Uruena, ricordando che operano a Mocoa alcune Ong straniere che svolgono opere umanitarie.
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