“Come sezione bilaterale di amicizia Italia-Colombia in missione nel paese Sudamericano su invito del Parlamento colombiano abbiamo incontrato anche Ivan Marquez, leader Farc per i negoziati con il governo di Santos al fine di svolgere un ruolo di garante nelle trattative intraprese in ragione del nuovo accordo di pace firmato nel novembre 2016, sebbene l’impasse degli esiti referendari rischia di mettere alla prova la tenuta dello stesso” lo dichiara Aldo di Biagio, senatore della sezione bilaterale parte dell’Unione interparlamentare in questi giorni in missione a Bogotà.
“L’ accordo rappresenta un momento storico di risonanza indiscutibile – spiega – per questo la priorità resta quella di salvaguardarne la ratio senza incorrere in aggiustamenti e modifiche, per cui non può esistere un piano b legittimato dalle istanze emerse nel referendum, che andrebbe a svilire il processo di confronto portato avanti negli anni compromettendone le ragioni e le motivazioni sottese, senza dimenticare le vittime e le violenze che si sono perpetrate negli anni, ragion per cui rimettere mano ai termini degli accordi rappresenterebbe una occasione incomprensibilmente persa”.
Di Biagio conclude: “Il dialogo rappresenta l’unico strumento di confronto tra governo e Farc i cui rappresentanti devono essere inclusi attivamente nel processo di partecipazione democratica del Paese, altrimenti mai si potrebbe arrivare all’ambito percorso di emancipazione sociale della Colombia rispetto ai drammi e alle violente contrapposizioni del passato”.
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