Il legislatore italiano è in grandissimo ritardo, rispetto al mondo che si dipana al di fuori dei confini italiani e soprattutto rispetto alle esigenze del nostro popolo. Ogni donna, e quindi ogni cittadino che desidera dare il proprio cognome al figlio, come legittimamente accade in quasi tutti i paesi occidentali e non solo, da noi deve attraversare una trafila burocratica un po’ macchinosa, e che non sempre va a buon fine, ma tant’è.
E’ possibile andare sul sito del Ministero degli interni e scaricare alcuni moduli di cui avvalersi per ogni donna, e non solo, che vuole dare il cognome al proprio figlio e/o quindi modificarlo. Si può cambiare il cognome e nome per minori (anche se adottati), con una documentazione che non è molto pubblicizzata e che necessita di qualche piccolo chiarimento.
La documentazione richiesta consiste in una domanda in bollo da € 14,62 sottoscritta da entrambi i genitori o da uno dei due con l’assenso dell’altro, o da chi esercita la potestà genitoriale, quindi se uno dei due si oppone, ci può essere qualche problema: meglio accordarsi a tempo debito per ogni decisione da prendere sul minore e evitare così le frizioni che rischierebbero di far scadere entrambi in un turbinio di carte bollate interminabile.
Se si è d’accordo si deve scaricare il modello C per il cambiamento del cognome per minori, poi il modello D e compilarli in ogni parte. Poi si deve anche scaricare la dichiarazione sostitutiva di certificazione, sottoscritta dal richiedente, attestante il luogo e la data di nascita, la residenza, lo stato di famiglia e la cittadinanza ovvero i relativi certificati. Può essere utile una documentazione necessaria a sostenere le motivazioni della richiesta, anzi può essere molto interessante per il proseguo della richiesta.
Ci si deve munire di una fotocopia di un documento d’identità di chi sottoscrive l’istanza, ma solo se inviata per posta e non ci si reca in prefettura. Al tutto deve aggiungersi una dichiarazione di assenso degli eventuali cointeressati, accompagnata dalla fotocopia di un documento di identità degli stessi.
Se il cambio del nome e/o del cognome è autorizzato, poi il richiedente dovrà produrre un’ulteriore marca da bollo da apporre sul decreto. La procedura è fattibile, e si può fare da soli, senza l’ausilio di un legale, tuttavia è meglio lasciarsi consigliare e non farsi illusioni sui tempi, che non sono brevissimi. Si deve fare anche i conti con degli intoppi, con chi può fare opposizione, come uno dei due genitori, però se tutto fila liscio, l’aggiunta del cognome materno a quello paterno del proprio figlio, dovrebbe avvenire in modo relativamente facile.
Discussione su questo articolo