Ferragosto, la festa clou dell’estate e la tradizionale cocomerata. E’ una festività popolare che coincide con la celebrazione religiosa dell’Assunzione di Maria al cielo, officiata il 15 agosto. Le sue origini risalgono all’antichità, agli antichi Consualia. La ricorrenza di mezza estate successivamente prese una valenza religiosa, perché coincideva con la celebrazione dell’Assunta. Una spettacolare processione notturna trasportava l’antica immagine del Salvatore dalla cappella di San Lorenzo in Laterano fino alla basilica di Santa Maria Maggiore.
L’immagine di Cristo veniva prelevata dal Papa la sera del 14 agosto e deposta su una portantina che attraversava la città. Attualmente, secondo consuetudine in questa giornata si festeggia con la tipica cocomerata. Il frutto rosso, acquoso e sensuale, dove si affondano bene le labbra, si assapora insieme agli amici, in barca, al mare, in qualche villa o parco cittadino, oppure a casa sul balcone della propria abitazione. Simbolo dell’estate per antonomasia, il cocomero diventa protagonista della giornata di ferragosto. Viene servito freschissimo in barca, o sulla spiaggia, dove si può assaporare per rinfrescarsi dopo una bella nuotata.
Nel pomeriggio diventa cocktail, proposto abbinato ad una ottima sangrilla fresca. Durante la notte poi, in questa lunga notte calda, la cocomerata si trasforma in una sorta di movida. Il cocomero viene servito come apericena, tagliato in grosse fette, oppure diventa protagonista della tavola, con una piacevole cena a base di fette di anguria mixate con qualche pesce appena pescato e assaporato con un fresco vermentino.
C’è chi ama degustare questo frutto che nel mito egizio aveva origine dal seme del dio Seth, tagliato a pezzettini e offerto insieme a una tartare di scampi marinata. Il cocomero rimane comunque un alimento gustoso e ricco di antiossidanti. C’è anche chi ama shackerarlo insieme a rum e ananas.