Coca Cola diventa partner ufficiale di Expo 2015, piu’ precisamente soft drink partner, con un accordo milionario che prevede pubblicita’ e un suo padiglione proprio all’interno del sito espositivo.
”In passato Coca-Cola ha partecipato a diverse esposizioni universali e ci fa particolarmente piacere supportare l’Italia in questo evento di portata globale” ha spiegato la general manager di Coca-Cola Italia Evguenia Stoitchkova. Negli scorsi mesi Expo aveva richiesto manifestazioni di interesse per trovare un partner nel comparto delle bevande analcoliche (i cosiddetti soft drinks appunto) e fra i requisiti aveva incluso tre milioni di euro da versare per la cessione dello spazio su cui costruire il padiglione, il 12% del fatturato prodotto nel padiglione, quattro milioni di euro in promozione e visibilita’ senza contare le royalties sul fatturato derivante dalla vendita nella ristorazione per la qualifica di Official Soft Drinks Partner e un importo in contanti di almeno 1 milione di euro (iva esclusa) da versare quest’anno in funzione dei piani di attivita’ e della visibilita’ concessa ai marchi.
”Sono molto contento di poter annoverare Coca-Cola tra i partner di Expo – ha osservato l’ad dell’esposizione universale di Milano Giuseppe Sala – e in particolar modo sono soddisfatto che Coca-Cola voglia arricchire l’esperienza dei nostri visitatori attraverso la valorizzazione di tematiche quali l’equilibrio alimentare, l’importanza di una vita sana, di stili di vita attivi, nel rispetto dell’ambiente sostenibile”.
Il padiglione della multinazionale di Atlanta raccontera’ un modello di sostenibilita’ che si basa sulla promozione di stili di vita attivi e di una alimentazione equilibrata, ma parlera’ anche di confezioni, innovazioni di prodotto e protezione dell’ambiente. E questo grazie anche a un fitto calendario di iniziative, conferenze e anche eventi serali. ”Siamo orgogliosi di far parte di Expo – ha concluso Muhtar Kent, presidente e Ceo di The Coca-Cola Company -. E’ un’eccellente opportunita’ per condividere possibili soluzioni alle sfide globali dell’alimentazione e della sostenibilita’ ambientale”.
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