La ricetta del dottor Monti è un analgesico speculativo, ma non una cura esaustiva del male reale di cui soffre la nostra cara, per me carissima Italia. Gli effetti di una rapida liberalizzazione potrebbero non servire se non saranno diretti verso la crescita e il recupero del potere d’acquisto.
E’ gia’ accaduto quando la moneta unica è entrata in vigore senza l’obbligo per i negozianti di esporre il doppio prezzo, in lire ed in euro, in modo da evitare speculazioni che si sono puntualmente verificate: molti hanno arrotondato i prezzi per eccesso portando all’indebolimento economico tutti i consumatori italiani.
La liberalizzazione del gioco a scopo di lucro ha poi dato false speranze a molti cittadini, che si sono spesso illusi di poter inseguire un sogno realizzabile. Infatti, visti i regolamenti, i limiti di gioco molto alti, la completa assenza di casinò legali nel Centro e nel Sud Italia, il sogno si è spesso trasformato in incubo ricorrente e in un vorticoso impoverimento.
Sfruttando l’esperienza di molti croupier italiani che lavorano all’estero e dopo una completa revisione dei regolamenti di gioco interni alle odierne sale da gioco a scopo di lucro, si potrebbero realizzare molti casinò stile club, simili ai noti casinò inglesi, permettendo l’ingresso a chi ha un reddito dichiarato sufficiente per poter accedere al gioco, che come si sa e’ un azzardo e puo’ condurre facilmente in mano agli usurai.
Il cittadino italiano deve essere sempre seguito per non eccedere nel suo limite di gioco oltre la soglia del buon costume, lasciando solo ai turisti libero spazio, sempre secondo il principio di non lasciare nessuno senza protezione, altrimenti tutto il settore turistico e commerciale rimarrebbe a pancia vuota.
Controllando i capitali scommessi senza violare la privacy e riversando gli introiti miliardari provenienti dal turismo in gran parte sul pagamento del debito pubblico e sul sostegno ai cittadini meno fortunati, si darebbe uno slancio verso l’alto alla nostra economia nazionale , favorendo anche nuove assunzioni a tempo indeterminato visto che i casinò non falliscono quasi mai.
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