In cerchio, mano nella mano, a giocare a palla avvelenata. O in fila, uno di fronte all’altro, per un’estenuante rubabandiera. Tra loro bimbetti della scuola elementare di Sant’Agostino, se non piu’ piccoli, anche un clown. Uno strano clown. Maglietta scura, naso rosso in viso, Simone Fogli, un maestro elementare, insegna religione a Sant’Agostino – paese tra i piu’ colpiti dal sisma che ha sconvolto l’Emilia – e in altri centri della provincia ferrarese: prese ‘due coperte’ e qualche bottiglia d’acqua, e’ tornato nella sua scuola, con la palestra trasformata in centro d’accoglienza, per portare un sorriso e tanta serenita’ ai bimbi costretti a lasciare la loro abitazione.
‘Faccio il maestro elementare – spiega – e questi sono i miei bambini. Io abito verso il mare, a Massa Fiscaglia, a 70 chilometri da qui. Ho fatto le mie due ore di strada come ogni giorno: ho sentito la voglia di tornare dai bambini per far sentire loro che in un momento difficile ci sono persone che gli vogliono bene. Ero a casa in famiglia, ho preso due coperte, dell’acqua e sono venuto qui’.
Tra i suoi ragazzi che ha trovato ‘molto sereni. Essere qui in palestra con le famiglie, tutti insieme e’ una cosa che fa bene – aggiunge il maestro elementare -: li aiuta molto’ nel momento della difficolta’ e della paura per la terra che ha tremato cosi’ forte sabato notte e per tutte le altre scosse di assestamento. Quanto al naso da clown che sfoggia mentre gioca con i ragazzini insieme a volontari della Croce Rossa, ‘e’ un naso familiare che – racconta – talvolta uso anche a scuola. Venire qui era un’esigenza’, dopo il sisma e un modo di stare vicino alle famiglie e ai piccoli.
Loro, a sgambettare in lungo e in largo per la palestra, padroni del campo tra palloni e hula-op, sembrano gradire, sorridenti con il loro maestro allegro, divertente e dal naso rosso. Ieri sera hanno trovato ospitalita’ nella palestra del PalaReno, adiacente alla scuola elementare di Sant’Agostino oltre 130 persone ma, per la serata di oggi, sono attese altre persone. Ieri, la quasi totalita’ degli abitanti di Sant’Agostino ha dormito fuori casa, molti in macchina, e, oggi, potrebbero scegliere una sistemazione piu’ comoda in attesa di fare rientro, in condizioni di sicurezza, nelle proprie abitazioni.
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