Si parla della crisi del turismo in Italia dovuta al clima. Eppure, in Albania il turismo va a gonfie vele. Questo ci deve fare riflettere circa la questione del riscaldamento globale e del clima. Come si dice sempre, il riscaldamento è “globale”. Se il riscaldamento è “globale” e ha messo in crisi il turismo in Italia, come mai in Paesi come l’Albania le cose vanno diversamente? L’Albania non fa parte di questo pianeta?
Questa è l’ennesima dimostrazione del fatto che il clima non c’entri nulla con la questione del turismo qui in Italia e che forse sulla questione climatica si sia fatto un po’ troppo terrorismo psicologico. Sia chiaro, è bene rispettare l’ambiente e inquinare il meno possibile. Però, qualche considerazione deve essere fatta.
In primo luogo, il clima può cambiare naturalmente. La storia lo dice, come lo dice anche buona parte della scienza. Dunque, queste cose non dovrebbero spaventarci. Semmai, dovremmo essere pronti a tutto. In secondo luogo, contro l’Italia è stata fatta una pessima pubblicità. Basta ricordare il ministro tedesco che ha sconsigliato di passare le vacanze qui in Italia, per via del caldo. Questo ha aggravato una situazione già complessa per gli strascichi del Covid, l’aumento del costo delle materie prime e dei carburanti, anche a causa della situazione internazionale contingente, e per certe politiche dell’Unione Europea e ciò ha innescato un circolo vizioso. I prezzi elevati dei pasti nei ristoranti sono conseguenze di ciò.
Serve un’inversione di rotta perché il settore del turismo è strategico per il nostro Paese e dà da mangiare a tanta gente.