Giuseppe Civati, deputato ex Pd e ora leader di "Possibile", è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus e ha parlato in difesa del centro Baobab di Roma, che ha ospitato più di 30.000 immigrati transitanti nel corso dell’ultimo anno: "In questo momento sono proprio al centro Baobab, sul luogo del delitto. Un delitto perché è assurdo che le istituzioni non si siano preoccupate di valorizzare questa esperienza e oggi arrivi il fabbro. Doveva venire il Ministro a complimentarsi e a trovare una situazione legale per mettere a posto questa situazione e riconoscere ai volontari che si sono impegnati nel corso degli ultimi mesi tutto il lavoro che hanno fatto. Bisognava fare di più per proteggere questa realtà da cui sono passate 35.000 persone che sono state accudite, rifocillate, accompagnate, a costo zero per la collettività, su base totalmente volontaria".
Dopo aver difeso l’operato del centro Baobab di Roma, Civati ha lanciato l’idea: "La questione dell’accoglienza potrebbe essere rovesciata e trasformata in una opportunità di lavoro, di occupazione, di crescita di competenze nel nostro Paese, che è un luogo di transito. Si potrebbe creare la figura professionale dell’addetto all’accoglienza del migrante? Io credo di sì. Ci chiediamo che cosa possono fare quelli che studiano all’Università, per esempio potrebbero occuparsi di questi argomenti. Sarebbe un’occasione di occupazione e anche la possibilità per comunità desertificate di ospitare delle persone non per sempre, perché poi sappiamo che queste persone transitano. Potrebbe davvero essere un’opportunità, se solo fosse vissuta con meno scalpore. Potremmo lanciare la campagna legata allo ‘stage dell’accoglienza?’, sì, sarebbe una buona idea. Potrebbe essere l’occasione per qualcuno per lavorare bene. Sarebbe un modo per stare nel mondo contemporaneo e per vivere le contraddizioni dalla parte giusta e non dalla parte sbagliata".
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