Mentre Antonio Tajani, leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, insiste sulla cittadinanza facile agli immigrati e sul fatto di mettere mano anche allo ius sanguinis, il MAIE di Ricardo Merlo continua a farsi sentire.
Dopo l’intervista rilasciata proprio dal presidente Merlo a ItaliaChiamaItalia, sono intervenuti nel dibattito che ruota intorno alla cittadinanza anche il vicepresidente MAIE Vincenzo Odoguardi e il senatore MAIE Mario Boghese.
Oggi tocca all’On. Franco Tirelli, eletto con il MAIE in Sud America, dire la propria: “Lo ius sanguinis è uno strumento straordinario per mantenere vivo e rendere concreto il legame di coloro che sono di origine italiana e che si sentono parte della nostra grande comunità”.
Rivolgendosi direttamente a Tajani, “mi farebbe piacere poterla accompagnare a visitare le nostre numerose associazioni, circoli, club, famiglie regionali italiane presenti in Sud America, perché sono convinto che ne sarebbe orgoglioso nel constatare il loro lavoro volontario e di solidarietà basato sull’attaccamento all’Italia”.
“D’altra parte, il numero di passaporti e di cittadinanze è di gran lunga inferiore a chi ne avrebbe diritto, a dimostrazione che non è l’interesse a muovere i richiedenti la cittadinanza. Inoltre, a conferma di ciò è il fatto che coloro che chiedono la cittadinanza italiana spesso sono professionisti e studenti con buone prospettive professionali”.
“Infine, caro Ministro, molti dei Paesi dove sono emigrati gli italiani sono composti da popolazioni variegate per origini e culture e in questo contesto l’orgoglio di essere d’origine italiana assume anche una forte valenza identitaria che trova un sostegno fondamentale da parte della Repubblica proprio nella Legge dello ius sanguinis, che come tale va senz’altro preservata”, conclude Tirelli.