Si osserva sui social network una certa preoccupazione da parte dei connazionali all’estero, alimentata anche da tanta disinformazione pilotata. Di che si tratta, questa volta?
C’è chi spaccia per certa l’idea che questo governo abbia intenzione di porre forti limitazioni al riconoscimento della cittadinanza ius sanguinis. Ma qual è la verità?
Per capirne di più, ItaliachiamaItalia ha voluto sentire colui che certamente più di ogni altro rappresenta gli italiani all’estero all’interno del governo italiano.
Ricardo Merlo, Sottosegretario agli Esteri, fondatore e presidente del MAIE, figlio di emigrati, conosce bene i temi che più interessano da vicino i nostri connazionali. E quello della cittadinanza è certamente tra questi.
Raggiunto telefonicamente da ItaliachiamaItalia.it Merlo assicura: “Quella della cittadinanza è una questione che interessa direttamente tanti nostri connazionali. Capisco la loro preoccupazione di fronte a certi allarmi, per giunta ingiustificati”.
Vuol dire che si tratta di un falso allarme? “Una cosa deve essere chiara a tutti – replica Merlo -: fino a quando il MAIE farà parte del governo non ci sarà alcuna limitazione al riconoscimento della cittadinanza ius sanguinis”.
Eppure in tanti temono che verranno posti dei limiti… “Lo ribadisco – dichiara il Sottosegretario – nessuna limitazione allo ius sanguinis fino a quando il MAIE sarà nell’esecutivo; da italiano all’estero, figlio di emigrati, sento sulla mia pelle le problematiche dei nostri italiani nel mondo e la questione della cittadinanza tocca molti da vicino. Quindi mi sento di rassicurarli: come MAIE non permetteremo che possano essere imposti dei limiti alla cittadinanza italiana per diritto di sangue; è qualcosa che con il MAIE al governo non avverrà mai. Dico di più: non permetteremo mai neppure lo ius soli per gli stranieri in Italia – conclude il senatore -: la cittadinanza italiana va conquistata, non si regala”.