Fucsia Nissoli, deputata eletta nel Nord e Centro America, nei giorni scorsi si è tanto impegnata a favore della questione cittadinanza italiana e italiani all’estero. Ha diffuso comunicati stampa, rilasciato dichiarazioni, raccolto firme in Parlamento. E si è data molto da fare anche sui social network. Tuttavia, nella foga di apparire, ha dimenticato forse di prepararsi a fondo sul tema. Almeno così pare, a giudicare dalle critiche – e poi pure un cazziatone – che si beccata da parte del collega Pd eletto all’estero, Marco Fedi, e del coordinatore MAIE degli Stati Uniti, Auguro Sorriso, tra gli altri. Ma questo è un altro aspetto della vicenda.
La signora residente negli States scriveva pochi giorni fa su Facebook: “Ora faccio appello alla sensibilità di tutti i miei Colleghi circa la grande vicenda migratoria italiana nel mondo e a tutti i 317 che hanno firmato la mia Proposta di Legge affinchè siano consequenziali e votino a favore del mio emendamento per permettere il riacquisto della cittadinanza italiana a quei concittadini che l’hanno persa perché trasferitisi all’estero”. Parole stupende, non trovate?
Peccato che oggi in Aula alla Camera l’onorevole Nissoli abbia ritirato tutto. Perché? Pare che il relatore abbia chiesto di fare proprio questo agli eletti all’estero. Mah. Oppure qualcuno – leggi i colleghi Pd – l’ha convinta che del tema se ne occuperà il Senato. Del resto, è ciò che spiegano gli stessi eletti all’estero del Partito Democratico intervistati da ItaliaChiamaItalia. Staremo a vedere.
Intanto resta il fatto che Fucsia ha buttato l’impegno (?) di intere settimane nel cestino. Senza contare poi quei 317 che hanno firmato la sua pdl. Li ha presi tutti in giro? E gli elettori? Mentre dichiarava e postava su Facebook, in tanti hanno letto e in tanti hanno cliccato “mi piace”, perché il tema della cittadinanza italiana, si sa, interessa da vicino tanti connazionali. Che a Fucsia avevano creduto. Ha preso in giro anche loro? Lasciamo rispondere a voi che leggete.
Di certo c’è che la deputata con questa storia della cittadinanza italiana si è fatta tanta pubblicità, sulle agenzie di settore e sui social. A questo punto qualche maligno potrebbe pensare che si sia trattato solo di pura propaganda. Ma noi non siamo così cattivi…
PS Il MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero ha presentato il proprio emendamento, a firma Merlo, Borghese e Bueno. Bocciato, ovviamente. L’unico eletto all’estero Fi, Guglielmo Picchi, non ha presentato alcun emendamento.
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