“Un decreto-legge approvato in fretta, di venerdì, senza alcun preavviso, senza alcun confronto con chi rappresenta gli italiani all’estero. Il ministro Tajani dimostra, ancora una volta, di non avere rispetto per i parlamentari eletti all’estero e di ignorare il valore della Cittadinanza italiana per milioni di discendenti nel mondo”. Così la senatrice Francesca La Marca (PD) commenta il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 marzo.
“Non e’ solo la prima volta che cio’ accade, ma l’ennesima dimostrazione di un metodo attraverso il quale questo Governo esclude il confronto.
In tal senso, risulta davvero poco chiaro il perché si è voluto procedere con un decreto legge e non con un normale disegno di legge, strumento più idoneo a normare una materia così importante”, prosegue.
Per la parlamentare dem “era necessario rivedere alcuni aspetti della normativa sulla Cittadinanza e si può discutere nel merito di questa riforma, ma il metodo è stato sbagliato.
Ancora una volta, il Governo ha agito senza coinvolgere chi rappresenta gli italiani all’estero. Si potevano valutare criteri diversi, come il riconoscimento della conoscenza adeguata della lingua e della cultura italiana e altri”, sottolinea La Marca.
“Caro Ministro Tajani – continua – avete deciso da soli di limitare il diritto alla Cittadinanza alle prime due generazioni. Bene, allora sia fatta chiarezza fino in fondo: senza ipocrisie, si approvi anche il disegno di legge a mia prima firma sul Riacquisto della Cittadinanza italiana da parte di chi l’ha persa.
Sarebbe almeno un segnale di giustizia per le tante persone private della Cittadinanza a causa di leggi del passato.
Non si sa ancora quando il decreto approderà in Aula nè se l’esame inizierà dalla Camera o dal Senato. Ma su un punto non ci sono dubbi: il gruppo dei parlamentari PD eletti all’estero farà battaglia sull’approvazione di questo decreto”.