“La valutazione sensata e realistica è che se, come da più parti, a ragione, si richiede, se si vuole riformare una legge che riguarda gli italiani all’estero, è bene prima ascoltare le loro rappresentanze istituzionali e associative in modo che la riflessione e la discussione siano pubbliche, trasparenti e aiutino a riconnetterci – tutti – con la nostra storia, o meglio, a fare i conti con la storia e con un presente di un paese che proprio dall’emigrazione è stato segnato e in larga parte conformato”.
Lo afferma in una nota la Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione in merito al decreto cittadinanza.
“Il governo ha fatto i suoi passi. Dalle nostre comunità all’estero è giunta una reazione estesa negativa e la richiesta di cambiamenti del decreto”, prosegue la FIEI spiegando che è necessario “fare i conti con la storia dell’Italia, un paese fondato sull’emigrazione”.