Paolo Ricotti, Presidente nazionale Patronato ACLI, durante la presentazione della ricerca sui Pensionati italiani all’estero presso la Sala Conferenze Stampa della Camera dei Deputati, in relazione al nuovo decreto-legge sul riconoscimento della cittadinanza italiana, ha ricordato: “Ci sono 56 milioni di persone che vivono in Italia e 80 milioni che vivono all’estero”.
“Tagliare il legame con quella cittadinanza, con quelle origini, con quelle radici non è tanto un problema in senso assoluto, ma è un problema di comprensione di un popolo”.
Inoltre, riguardo al fenomeno dell’emigrazione italiana, il Presidente nazionale del Patronato ACLI sostiene: “Ci sono circa 100 mila persone che ogni anno, da 10 anni, se ne vanno da questo paese, nel silenzio più assoluto delle istituzioni”.
“Ultimamente sono persone che emigrano, coppie che emigrano, per fare figli. Questo Paese non è in grado di garantire la possibilità di fare una famiglia”. “La maggior parte dei pensionati si sposta per seguire i figli”. “Tutti questi sono i sintomi del fallimento di un Paese”.
Al termine della presentazione della ricerca Pensionati Italiani all’estero, commissionata dalle ACLI di Bologna e dal Patronato ACLI all’Università di Camerino, Filippo Diaco, Presidente Patronato ACLI Bologna, ha indicato la strada per attenuare il problema dell’emigrazione dei pensionati italiani verso l’estero: “La proposta che vogliamo lanciare è quella che riguarda il tema della rigenerazione urbana”.
Diaco indica i punti su cui concentrare gli sforzi per arginare il fenomeno: “Ripopolazione delle aree interne, rigenerazione dei luoghi e degli antichi borghi, in termini anche di servizi, sanitari e trasporti”.