Conosco molti esponenti del PD per i quali un po’ di digiuno a rotazione “Pro Ius Soli” non può che far bene vista la pancetta accumulata negli anni, ma è davvero peccato che si perdano occasioni di approfondire la materia al netto dei pregiudizi.
Chi sostiene NO allo “ius soli” è un “cattivo” e quindi mi iscrivo tra questi, ma perché, per esempio, concedere “automaticamente” la cittadinanza italiana immediata a circa 800.000 persone prima di verificare un loro adeguato percorso di formazione?
Come è mai possibile che dei minorenni diventino italiani se non possono neppure fare giuridicamente una domanda, richiesta di cittadinanza che verrebbe presentata da genitori spesso non italiani senza neppure sapere il pensiero dei figli?
Lo “Ius soli” non può essere automatico, ma va verificato e valutato “ad personam” e soprattutto l’integrazione personale VA VOLUTA DAGLI INTERESSATI.
Non è vero che avere una cittadinanza automaticamente “integra” in una società, è semmai il comportarsi come la maggioranza dei cittadini di quello stato che integra lo straniero.
L’integrazione va incentivata dallo Stato, ma deve essere voluta dall’interessato perché diventare cittadini solo per avere le carte a posto e quindi reclamare “diritti” non funziona se non si comprendono bene anche i “doveri” di una cittadinanza.
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