"Gli italiani nel mondo sfiorano i 4 milioni che potrebbero diventare 80 se venisse applicata la legge che riconosce il diritto di cittadinanza a figli di emigrati e discendenti, nipoti o pronipoti. Ma i limiti della rete consolare e alcune opacità dall’attuale normativa non permettono di far fronte a tutte le richieste, dando origine a fenomeni criminosi e irregolarità amministrative". Lo ha dichiarato il senatore Fausto Guilherme Longo, a margine del suo intervento al XXXV Convegno nazionale dell’Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe a Chianciano Terme.
80 milioni di italiani nel mondo? Questa è una boiata pazzesca, consentiteci. Ed è proprio per queste dichiarazioni pericolosissime che l’Italia non si convince a concedere cittadinanza a discendenti di emigrati italiani: vi immaginate cosa potrebbe succedere se davvero oltre confine ci fossero 80milioni di cittadini italiani? Scoppierebbe il sistema. Senza contare che non tutti hanno diritto alla cittadinanza, per i motivi più diversi. Occhio Longo a ciò che dici…
"I fenomeni migratori degli italiani all’estero sono a tutt’oggi imponenti. Solo nel 2014 sono stati registrati 154mila nuovi italiani emigrati all’estero, contro i 92mila immigrati in Italia", ha proseguito il senatore socialista eletto in America meridionale. "Numeri impressionanti che lo Stato italiano sembra trascurare. Per questo nei prossimi giorni partirà dal Brasile la più grande petizione popolare in appoggio al mio disegno di legge presentato a luglio, in Senato come nuovo strumento per le persone che hanno pieno diritto di vedersi riconosciuto lo Status Civitatis italiano", ha continuato Longo.
"E’ una denuncia alla Farnesina – prosegue Longo – che vogliamo fare tutti insieme, raccogliendo più firme possibile, perché si tocchi con mano la grandezza e l’urgenza del fenomeno". "Il rischio – conclude il senatore di Psi – è quello che si disperda l’enorme patrimonio culturale, linguistico e storico di questo Paese e l’indotto economico derivante dal turismo nel favorire il legame tra gli oriundi e le terre di origine".
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