Giorgio dopo giorno il tema della cittadinanza continua ad essere protagonista all’interno del dibattito politico. A questo punto possiamo certamente affermare che non si trattava di un tormentone estivo: è un argomento su cui la politica continua a discutere e che anzi alcune forze politiche stanno spingendo con forza.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, insiste con lo ius scholae, una sorta di cittadinanza facile agli immigrati, avvicinandosi di molto alla sinistra di Schlein. Nel centrodestra, però, Tajani è l’unico a proporre qualcosa del genere: Lega e Fratelli d’Italia sono nettamente contrari.
La conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, arriva da Giorgia Meloni in persona, premier e leader Fdi, che nelle scorse ore – durante un punto stampa a New York – ha detto: “La proposta di Fi sulla cittadinanza non la conosco; per quel che riguarda la proposta sulla quale sono state raccolte le 500mila firme, e che propone di dimezzare i tempi per l’ottenimento della cittadinanza, io penso che il termine dei 10 anni sia un termine congruo, penso che l’Italia abbia un’ottima legge sulla cittadinanza e questo è dimostrato dal fatto che siamo tra le nazioni europee che concedono il maggior numero di cittadinanze. Dunque non vedo la necessità di cambiare la legge”.
“Se poi c’è un referendum – ha aggiunto il presidente del Consiglio -, quella è democrazia e decidono gli italiani: io ho sempre grande rispetto di quel che decidono gli italiani”.