Antonio Tajani non demorde: si è messo in testa di presentare una proposta di legge sulla cittadinanza e va avanti su questa strada.
Forza Italia, ha spiegato più volte il segretario azzurro, sta lavorando a un ddl da presentare in Parlamento, con o senza il consenso degli alleati.
Paolo Emilio Russo (FI) ha presentato la pdl degli azzurri al convegno di Save the Children, dove è stato applaudito. “La proposta di legge” sulla cittadinanza “di FI è pronta, la depositeremo nei prossimi giorni”.
L’azzurro ha indicato tre punti: lo ius scholae, i bimbi nati e non nati in Italia che seguono un percorso di studi obbligatori avranno riconosciuta la cittadinanza; un restringimento fortissimo delle concessioni per ius sanguinis, per i cosiddetti oriundi alla seconda generazione. Si accorcerà da 3 a 1 anno il periodo in cui lo Stato deve o può rispondere alle richieste di cittadinanza, perché oggi è un periodo troppo lungo”.
Russo ha parlato della legge vigente come di una norma “non più adatta alla società di oggi. E il compito di chi fa politica è provare ad aggiornare le leggi – ha aggiunto -. Come avete ricordato qui oggi, ci sono 1 milione di studenti senza cittadinanza. Compito dello Stato è ridurre le differenze. Il mio partito ha aperto una riflessione” sul tema e “Antonio Tajani si è posto il problema”.
Russo ha quindi fatto un passaggio politico ricordando che “questa legge è figlia di una maggioranza di centrodestra” ed ha “un approccio concreto e ottimistico”.
“Compito della politica non è soffiare sulle differenze” o “sfruttare la paura per avere consenso”, ma dare risposte, ha aggiunto il parlamentare.
Dunque “a giorni” dovremmo tutti poter leggere la proposta azzurra; capiremo, così, una volta per tutte, anche in che modo Tajani pensa di mettere dei limiti alla cittadinanza ius sanguinis, che interessa da vicino tantissimi discendenti di italiani all’estero, dovunque nel mondo ma in particolare nella regione dell’America Latina.