“Il MAIE è aperto a discutere in Parlamento di cittadinanza senza pregiudizi, purché sia chiaro che gli italiani all’estero non sono né possono essere considerati alla stregua di immigrati”. Lo dichiara in una nota il senatore del MAIE Mario Borghese, che così entra nel dibattito che ruota intorno al tema della cittadinanza.
“Chi è italiano e vive all’estero e ha perso la cittadinanza ha diritto a riacquistarla velocizzando gli iter burocratici oggi lentissimi e tortuosi e chi è discendente di italiani deve avere la possibilità di diventare anche cittadino italiano. Da questi principi e obiettivi il MAIE non demorderà mai. Credo sia chiaro al governo italiano – continua il parlamentare eletto in Sud America – e comunque ribadirlo non fa male”.
Borghese condivide le parole del presidente MAIE Ricardo Merlo, quella pronunciate durante la recente intervista a ItaliaChiamaItalia: “Chi ha sangue italiano è italiano”.
Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE, da parte sua ha dichiarato: “Cittadinanza agli immigrati? Prima gli italiani all’estero”.