Il Parlamento cipriota ha bocciato il prelievo forzoso sui conti correnti per reperire le risorse necessarie ad accedere agli aiuti Ue-Bce-Fmi. E adesso? Il caso Cipro riaccende in qualche modo la crisi. La moneta unica è piombata ai minimi degli ultimi cinque mesi: 1,29 dollari per un euro. Spagna e Italia che da mesi lottano contro il contagio, che è qualcosa di possibile, nonostante le rassicurazioni di rito. E di fronte alla bocciatura del salvataggio europeo da parte del Parlamento cipriota, sui mercati finanziari torna la paura, con alta tensione sugli spread e nuovi, forti cali fra le borse. Le borse europee chiudono in forte calo, con Madrid e Milano peggiori a -2,20% e -1,59% rispettivamente seguite da Parigi (-1,30%) e Francoforte (-0,79%) e Londra (-0,26%). Lo spread dell’Italia chiude a quasi 340, la Spagna a 369; l’euro scende sotto 1,29, vicino ai minimi di novembre.
Le immagini dei cittadini ciprioti in coda davanti ai bancomat, dopo la chiusura delle banche per evitare la corsa a ritirare i depositi minacciati da un prelievo forzoso, evocano lo spettro di una fuga dei capitali. Cosa farà Cipro, a questo punto? La Ue non presterà i quattrini necessari al Paese per salvarsi. Dunque? Tornerà la dracma in terra cipriota? Difficile dirlo. Intanto gli occhi del mondo ci guardano, oltre a Cipro guardano anche allo Stivale. L’istituto tedesco di ricerca economica Zew avverte: ‘La situazione politica in Italia e il pacchetto di salvataggio per Cipro hanno aumentato il rischio che la crisi dell’Eurozona peggiori di nuovo’. Il New York Times rincara la dose: preoccupa la ‘cagionevole salute’ delle banche italiane, con il pericolo che ‘possano porre un rischio sistemico al sistema bancario italiano’.
L’Europa, tardivamente, ha capito che l’unica via di uscita e’ ridimensionare drasticamente le banche cipriote. Per evitare, o almeno rallentare, uno scenario ancora peggiore, cioe’ una nuova ristrutturazione del debito statale sul modello greco che rischia di scuotere nuovamente la credibilita’ dell’euro, ma che da oggi appare un’ipotesi meno peregrina.
Le banche di Cipro hanno detto la verità? E quelle italiane? Chi ha l’occhio lungo dovrebbe accorgersi che i primi cinque ribassi di Piazza Affari riguardano titoli bancari. Ovvero, la paura pesa più del danno potenziale. E’ davvero un momento complicatissimo. Cipro è considerata una “Svizzera” del Mediterraneo. Tanti i soldi europei da quelle parti. Possibile che un piccolo Paese come Cipro, possa scatenare un crac europeo? L’interrogativo fa paura alla Ue.
BCE, FORNIREMO LIQUIDITA’ SECONDO REGOLE La Bce "prende nota della decisione del Parlamento cipriota ed e’ in contatto con i suoi partner della troika. La Bce riafferma il suo impegno a fornire la liquidita’ necessaria all’interno delle regole esistenti". E’ quanto si legge in una nota dell’Eurotower.
Da Cipro all’Italia il passo potrebbe essere breve Prelievo forzoso, se i governi ti tassano i risparmi tu prendi i tuoi soldi e scappa – di Ricky Filosa
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