Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Su Carola Rackete. “Ha avuto un atteggiamento delinquenziale nei confronti dei nostri uomini in divisa. Quella manovra delinquenziale poteva determinare anche la morte di qualcuno di loro” ha affermato Ciocca.
Sulla gestione dell’immigrazione a livello europeo. “Bisogna guardare in faccia la realtà e capire che dietro il traffico di esseri umani ci sono anche interessi economici. Dunque bisogna distinguere chi scappa davvero dalla guerra, da chi viene portato in Europa dopo essere stato illuso. C’è un business di questi traffici che va assolutamente interrotto. Tutti devono prenderne atto se vogliamo risolvere la situazione. Dopodichè con corridoi umanitari europei bisogna tendere la mano a chi realmente scappa da uno stato di guerra. Ma non vedo l’Europa concentrata su questo. Il no della Lega al ricollocamento automatico? Noi siamo contrari al principio della distribuzione, se prima non vai ad individuare il reale bisognoso. Se passa il messaggio che l’Europa distribuisce i migranti in Europa il flusso aumenterebbe. Bisogna prima far passare il messaggio che in Europa può starci solo il migrante che scappa dalla guerra”.
Sulle nomine dei vertici delle istituzioni UE. “Non è una partita facile soprattutto perchè i colleghi di viaggio europei non sono stati in grado di capire la lezione del voto di maggio. Noi saremo la coscienza dell’Europa. Se i colleghi europei saranno in grado di misurarsi anche con la coscienza dell’Europa faranno il bene degli europei, se invece continueranno a chiudersi nella convinzione di essere loro la buona Europa e la giusta scelta distruggeranno definitivamente il progetto europeo, noi siamo lì per evitarlo”.
Sulla conoscenza della lingua inglese degli europarlamentari italiani. “Da quando sono europarlamentare ho fatto dei corsi a Londra e Malta, se uno è consapevole di avere un limite cerca di colmarlo. Oggi pomeriggio faccio una lezione d’inglese in Parlamento, sono lezioni pagate dal Parlamento Europeo ma purtroppo sono poco frequentate. I parlamentari degli altri Paesi non è che siano messi meglio di noi. Rispetto ai francesi e agli spagnoli quando parliamo inglese siamo tre spanne sopra”.