A ridere si ride, ma non solo ne ‘Gli infedeli’. Questa commedia, con protagonisti Jean Dujardin e Gilles Lellouche, che piove dalla Francia e che sara’ nella sale da venerdi’ in 160 copie distribuite dalla Bim, ricorda anche troppo quelle italiane ad episodi come ‘I nuovi mostri’. E cosi’ ci si diverte, come capita spesso negli episodi brevi, ma a volte il clima si fa serio come nell’episodio La domanda, dove il tradimento al maschile e quello al femminile vengono messi a confronto con una certa tragedia La volonta’ della commedia, uscita in Francia a febbraio, e’ comunque quella di mostrare l’infedelta’ in tutte le sue numerose declinazioni viste da sette registi, ed esattamente da Emmanuelle Bercot, Fred Cavaye’, Alexandre Courtes, Jean Dujardin, Michel Hazanavicius, Eric Lartigau e Gilles Lellouche.
Il film, interpretato, oltre che da Dujardin e Lellouche (protagonisti negli episodi principali), da Lionel Abelanski, Fabrice Agoguet, Pierre Benoist, Violette Blanckaert, Vincent Bonnasseau, Bastien Bouillon, Guillaume Canet e Celestin Chapelain, mostra cosi’, come una vera ossessione, le infedelta’ al maschile consumate dove e’ possibile. E giustificate in mille modi anche parascientifici:’in fondo noi maschi siamo animali e tutta la natura e’ infedele’.
Due gli episodi cult del film, quello appunto intitolato ‘La domanda’ diretto dalla regista Emmanuelle Bercot che mette una zampata al femminile sul tema dell’infedelta’. Interpretato dal premio Oscar Jean Dujardin e da sua moglie nella vita (Alexandra Lamy) mette la centro della storia una coppia dove Jean e’ un fedifrago compulsivo, filosoficamente attrezzato a sostenere che il tradimento e’ l’unico modo di vivere per un uomo sano, e la moglie un affidabile e bella donna del tutto attenta ad ogni suo desiderio.
Quando, un po’ per gioco, una comprensiva Alexandra chiede a Jean di confessargli un tradimento, e questo senza alcuna conseguenza per lui, il marito abbocca. E un po’ per vanita’ racconta una delle sue mille avventure. Fin qui tutto bene, ma solo fino a quando Alexandra mostra tutta la sua comprensione verso il marito confessando a sua volta un inatteso tradimento ai suoi danni. E Jean questa cosa non la prende affatto bene e tira fuori tutta la sua rabbia:’non e’ lo stesso per voi donne tradire – dice furioso verso la moglie -, voi ci mettete sempre del sentimento. Per noi non e’ mai cosi”.
Imperdibile invece l’episodio ‘Infedeli anonimi’ firmato da Alexandre Courtes. Un’algida, ma non troppo, Sandrine Kiberlain nel ruolo di una puntuale e severa insegnante di un gruppo di fedifraghi compulsivi (capitanati da Jean Dujardin e Gilles Lellouche) chiede loro:’te la do, mi scopi’. E la sua classe, composta da decina di uomini disposti a tutto per redimersi e guadagnare punti di fronte a questa bella insegnante della scuola di infedeli anonimi, tentenna. La risposta giusta e’ ovviamente:’no perche’ sono sposato’. Ma a nessuno riesce facile pronunciarla.
Discussione su questo articolo