La copertina è per Paul Newman, impegnato in un bacio appassionato, in una posa non convenzionale, con quella che è stata sua moglie, compagna e musa ispiratrice: Joanne Woodward ed il periodo da 15 al 26 maggio, con apertura affidata al “Il Grande Gatsby”, remake del film degli anni ’70 dal romanzo di Scott Fitzgerald, rivisitato per l’occasione da Buz Luhrmann, con un Leonardo Di Caprio in grande spolvero.
Una rassegna quella di Cannes 2013, che si prospetta ricca di grandi appuntamenti, film molto attesi e star in passerella, un programma per il quale la presenza di Paul Newman sulla locandina è senz’altro il benvenuto migliore, e soprattutto un giusto omaggio ad un maestro di eleganza e di garbo, oltre che di recitazione.
Il Festival di Cannes è sempre stato il riflesso della sua epoca: un centro per tutte le culture e le speranze, una sorgente di effervescenza e, soprattutto, di comunicazione, a difesa di progetti ambiziosi e diversi, dando la possibilità ai registi in erba di emergere. Una vetrina di talenti per tutti i gusti. Il centro del Festival è, al solito, articolato in varie sezioni: il Concorso, Un Certain Regard, film Fuori Concorso, Proiezioni Speciali, i concorsi della Cinéfondation e di Cortometraggi e Scuole di cinema, che comprendono un’antologia di opere singolari, di originali approcci cinematografici, di scoperte e conferme. Nel film di Luhrmann, oltre a Di Caprio (che ritorna con lui dopo il fortunato Romeo + Juliet), vi sono anche Tobey Maguire, che interpreta Nick Carrawa, mentre la parte della flapper Daisy (trasposizione di Zelda) è affidata a Carey Mulligan.
Fedele allo stile pop che da sempre lo contraddistingue, Baz Luhrmann (chi non ricorda il suo Romeo + Juliet in chiave contemporanea?) rilegge il classico sui roaring twenties con generosi innesti della subcultura degli anni Duemila: pur in costume, in aderenza allo spirito del romanzo, vi è una vistosa colonna sonora a base di elettronica e r&b, unita ad alcuni espedienti scenografici che fuggono la filologia per creare legami tra le inquietudini dorate dell’epoca di Fitzgerald e le nostre.
Paese ospite del Festival, poi, per i 100 anni della cinematografia made in Bombay, sarà l’India e, come per l’Egitto, nel 2011 e il Brasile nella scorsa edizione, sarà presentata una ghiotta selezione, oltre alla presenza, durante la serata inaugurale, del mitico Amitabh Bachchan, che il 12 ottobre scorso ha compiuto 70 anni.
Quanto alla presenza italiana, Paolo Sorrentino potrebbe presentare il suo nuovo film: “La grande bellezza”, mentre certamente vi sarà Daniele Lucchetti con “Storia mitologica della mia famiglia” In più un illustre esordio: Valeria Golino potrebbe iniziare la sua carriera da regista proprio da Cannes con “Miele”.
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