Ancora una volta l’Abruzzo protagonista alla 68esima Mostra del Cinema di Venezia, ma stavolta come location e partnership. In primo luogo il “partenariato” offerto dall’Universita’ di Teramo, l’Enoteca Regionale d’Abruzzo, Provincia di Teramo e Unioncamere Abruzzo, nella realizzazione del cortometraggio, già vincitore del concorso bandito dall’Enoteca nazionale di Siena, "Reason wine: idee per bere con gusto!", e poi gli splendidi spazi attorno a Campo Imperatore, che fungono da sfondo al corto “La Vita”, nato da una idea del senatore Carlo Giovanardi, diretto da Monica Ricci e realizzato dalla Spark Entertainment.
Dal corto di Monica Ricci, che verrà presentato il 5 settembre, alle 12.45, nella sala Pasinetti del Palazzo del Cinema, è stato tratto lo spot “Non ti fare, fatti la tua vita”, utilizzato per la campagna antidroga promossa dal Dipartimento per le Politiche Sociali del Governo (video in questa pagina).
Quanto, invece, a "Reason wine: idee per bere con gusto!", è stato presentato lo scorso 2 settembre, accompagnato dal vicepresidente della Provincia di Teramo, Renato Rasicci e salutato con entusiasmo dai presenti. Il documentario, molto acuto e di eccellente fattura, è nato da una campagna di educazione alimentare e di comunicazione per le nuove generazioni promossa dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, sviluppata in collaborazione con le Regioni e le Università. Esso racconta, attraverso i linguaggi della fiction, della animazione e del mockumentary, il vino come il protagonista della realtà italiana e dello stile di vita del nostro Paese, autentico strumento di socializzazione, se impiegato secondo la cultura del bere responsabile. Per la realizzazione dello stesso ci si è avvalsi, oltre che delle già richiamate istituzioni teramane, della preziosa collaborazione di 242 Movie Tv e della Ibla Film, oltre che della consulenza del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Va qui ricordato che oggi, in Europa, un giovane su quattro, fra i 15 ed i 29 anni, muore per problemi di alcolismo, che resta il primo fattore di rischio di invalidità, mortalità prematura e malattia cronica nei giovani. E, purtroppo, la pubblicità non aiuta, anzi il marketing delle industrie che producono queste bevande considera i giovani il target d’eccellenza.
Due operazioni di pregio queste che vedono protagonista l’Abruzzo, in un festival in cui il Belpaese, con la Comencini che si arrampica sulle montagne piemontesi, Crialese che torna a nuotare nel mare siculo e Pacinotti che trasforma i fumetti in umani (e alieni) tra la periferia e la campagna toscane, in barba a Bossi e company, torna a credere e fare bella mostra di se stesso.
Non so a cosa porterà la presidenza dello psichedelico Aronofsky; ma meglio questi due corti (ed i tre film italiani), che “Un été brulant” con l’ignuda Bellucci; che il film dello scoppiato Ferrara o del risaputo (e scontatissimo) David Cronenberg.
Da domani l’armata tricolore, un po’ garibaldina che partendo dal profondo Sud (Terraferma di Emanuele Crialese) approda all’estremo Nord il 7 settembre, (Quando la notte di Cristina Comencini) per assestarsi il giorno dopo al Centro (L’ultimo terrestre del “debuttante” Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi), sono certo che convincerà la giuria che l’Italia ed il suo cinema sono meritevoli di attenzione.
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