‘Maestro’, cosi’ lo chiama Luca Argentero salutandolo con affetto su Twitter e aggiunge: ‘Ho avuto il privilegio di conoscere e lavorare con un grande uomo di cinema, che purtroppo non c’e’ piu”. In molti penseranno lo stesse salutando Marco Onorato, direttore della fotografia di Gomorra e di tutti i film di Matteo Garrone fino a Reality, con cui il regista ha vinto da pochi giorni a Cannes il Gran premio della giuria. Ma anche di molto altro cinema, di tutti i generi sempre con il tocco della sua luce. E’ scomparso ieri, era nato il 18 maggio del 1953 aveva quindi da poco compiuto 59 anni ed e’ morto dopo una breve malattia. Aveva vinto l’Oscar europeo proprio per Gomorra.
Marco Onorato, fratello di Glauco grande attore e doppiatore scomparso nel 2009, era da anni collaboratore del regista Matteo Garrone e con lui condivideva quel gusto iperrealistico per il cinema che nella fotografia esprimeva con la scelta dei colori vivi, dei contrasti netti, dei toni a volte acidi ma anche, quando serviva avvolti nel gelo del freddo come in Dieci inverni di Valerio Mieli.
Ma e’ stata la collaborazione con Garrone a segnare la sua carriera. Inizia nel 1995 con Silhouette, continua poi con i film Terra di mezzo (1997), Ospiti (1998), L’imbalsamatore (2002), per il quale ottiene la nomination al David di Donatello come Migliore Direttore della Fotografia e Primo amore (2004) presentato in concorso al Festival di Berlino. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti la Fandango ricorda l’European Film Award e il Globo d’Oro della stampa estera per la fotografia di Gomorra (2008) sempre per la regia di Matteo Garrone. Tra le sue collaborazioni piu’ conosciute dal grande pubblico vanno ricordati Fantozzi 2000 – La clonazione (1999), la fiction di successo L’ultimo padrino (2008), Fortapasc (2009) di Marco Risi, Dieci inverni (2009) di Valerio Mieli. Pochi giorni fa l’ultimo successo al Festival di Cannes con il Gran Premio della Giuria per Reality, ancora con Garrone.
I funerali si terranno martedi’ agli ex studi De Paolis in via Tiburtina 521 a Roma.
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