Sono relativamente pochi i "cervelli in fuga" dalla Cina: circa tre quarti degli studenti cinesi che vanno a specializzarsi all’estero poi tornano nella Repubblica popolare. Ad affermarlo è il Ministero dell’Educazione di Pechino. I paesi preferiti dagli studenti che vanno all’estero – cresciuti a una media del 20 per cento annuo dal ’78 – sono la Gran Bretagna, gli Stati uniti, l’Australia, la Corea del Sud, il Giappone, la Francia e la Germania.
Secondo le statistiche diffuse dal governo, 523.700 studenti si sono recati all’estero nel 2015, con un incremento del 14 per cento rispetto all’anno precedente. Sono tornati dall’estero 409.100 studenti. Dal 1978 – cioè dall’apertura del paese – fino al 2015 sono oltre 4 milioni gli studenti cinesi che si sono specializzati all’estero.
Il numero degli "haigui" – le "tartarughe di mare", come sono definiti coloro che tornano dall’estero – è salito al 70-80 per cento negli ultimi anni.
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