E’ in mare la prima portaerei cinese, partita dal porto di Dalian. Geng Yansheng, portavoce del ministero della Difesa, durante una conferenza stampa ha spiegato: "Verrà utilizzata per la ricerca e l’addestramento". Insomma, una sorta di nave scuola. Tuttavia, Usa e Paesi asiatici sono preoccupati. La Cina con questa portaerei – si chiama Shi Lang – mette i propri muscoli in mostra e vuole dimostrare la propria supremazia nella zona dell’Asia; allo stesso tempo, mostrare all’Occidente che il Paese avanza, anche dal punto di vista militare.
Certo è che la Shi Lang non è una nave nuova di zecca; è la ex-sovietica Varyag, ristrutturata, rinforzata, dotata di armi ed elettronica di produzione nazionale. E sembra che non sarà l’ultima portaerei cinese: altre tre dovrebbero essere pronte entro cinque anni. Inoltre, altre due dovrebbero essere messe in mare entro il 2020.
Preoccupa, dicevamo, questa mossa cinese. Dalla Corea del Sud fonti governativa avvertono: si tratta di "una minaccia alla stabilità del Pacifico: il governo di Pechino ha deciso di calare l’asso per mettere le mani sulle terre contese con le altre nazioni dell’area e vuole chiudere una volta per tutte la questione di Taiwan". James Nolt (capo-analista del World Policy Institute) getta invece acqua sul fuoco: “Ci vorranno molti anni prima che la Cina possa raggiungere l’efficacia militare degli Stati Uniti sul mare”. Questo senza dubbio: ma è in ogni caso la prima volta nella storia cinese che la potenza orientale vara una portaerei. Questo qualcosa vorrà pur significare.
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