Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) l’ha spuntata di forza sulla rampa di Chieti Alta, arrivo della quarta tappa alla Tirreno-Adriatico. Lo slovacco, 22 anni, ha preceduto in volata il ceco Roman Kreuziger. Terzo Vincenzo Nibali e quarto Danilo Di Luca.
Quinto lo statunitense Chris Horner (RadioShack-Nissan), che il prossimo ottobre compira’ 41 anni e grazie al piazzamento odierno ha sfilato la maglia azzurra di leader all’australiano Matthew Goss.
Frazione impegnativa (252 chilometri), nonostante il cambiamento di tracciato che ieri – per motivi climatici, con il rischio ghiaccio – aveva portato alla cancellazione di Passo Lanciano, sostituito dal piu’ semplice Valico della Forchetta.
Tappa di media montagna, con continui saliscendi, sotto un cielo nuvoloso.
La selezione definitiva per la vittoria finale l’ha fatta l’ultimo tratto del percorso e, soprattutto, lo strappo finale verso Corso Marrucino. Una rampa durissima, 900 metri con pendenze fino al 19%, prima dell’ultimo chilometro.
Ad una cinquantina di chilometri da Chieti un gruppetto di sette fuggitivi (Mondory, Pirazzi, Pagani, Urtasun, Hulsmans, Brutt e Boaro) e’ arrivato ad accumulare un vantaggio di 3’09’.
Il tentativo piu’ convinto di staccarsi l’ha piazzato Pavel Brutt (Team Katusha). Il russo ha tagliato da solo il traguardo speciale di Bucchianico, con un vantaggio di 52′ a 20 km dall’arrivo. Ma e’ stato ben presto ripreso. Dopo qualche altro sporadica fuga in avanti (come quella dello spagnolo Mikel Landa Meana), il gruppo si e’ ricompattato ad una decina di chilometri dall’arrivo. Sulla rampa finale Sagan e’ scattato, tirandosi dietro il compagno di squadra Nibali, Di Luca e Kreuziger.
Nibali ha allungato, dando l’illusione di poter staccare tutti.
Ma Sagan lo ha raggiunto e preceduto, tagliando il traguardo a braccia alzate.
Domani si sale ancora con la quinta tappa, da Martinsicuro a Prati di Tivo, di 196 km. Arrivo in quota a Prati di Tivo, preceduto da un Gran Premio della Montagna a Piano di Roseto.
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