Ci mancava solo questa, il ritorno di Cicciolina in politica. Tanto per restare in tema bunga bunga, dirà qualcuno. Eppure l’ex pornostar fa sul serio, a quanto pare: punta a fare il sindaco di Monza, a creare un partito degli onesti e vincere.
Fra poco Cicciolina – una vita fa, Elena Anna Staller detta Ilona – compirà 60 anni e incasserà ogni mese 3mila euro di pensione, come ex parlamentare, per un’unica legislatura (eletta alla Camera con i radicali nel 1987). Mica male. Non è la sola: i nomi famosi sono tanti, fra i quali anche quello di Gino Paoli. Ma torniamo a lei, a Cicciolina, che in un’intervista a "Oggi" spiega: "Intendiamo fondare un partito di tipo ottimista-futurista. Basta con i partiti del magna magna, i voti pilotati, gli appalti e le corruzioni. Pensiamo a un partito degli onesti: antimilitarista e per i diritti dei deboli. Andrei fra la gente, come al tempo dei Radicali, ad ascoltare i problemi". E poi annuncia: il mio desiderio è quello di diventare sindaco di Monza. "Farei diventare Monza una città eccitante. Ne ha tutte le potenzialità. Per esempio, se si trasformasse la Villa Reale in un lussuoso Casinò arriverebbero soldi a palate per il comune". Su questo crediamo abbia perfettamente ragione. Ma quante richieste ci sono in Italia, per aprire un Casinò? Tantissime. In ogni caso, Ilona ci crede e promette: "Si sentirà ancora parlare di Cicciolina in politica".
In una recente intervista Cicciolina, guardando al proprio passato, alla propria carriera "artistica", spiega che tornando indietro rifarebbe tutto ciò che ha fatto: "Tutte le cose che ho fatto nella mia vita le ho fatte perché pensavo fossero giuste. Poi, ovvio, nessuno può sapere veramente cosa sia giusto o sbagliato. Non sono pentita di quello che ho fatto, rifarei tutto".
Sulla polemica che si è aperta per il fatto della pensione parlamentari di 3mila euro al mese, commenta così: "Sapete quanti ministri prendono 1.500 euro al giorno, quanti 3.000 al mese? Non deve scandalizzare solo Cicciolina. Se la legge cambierà, sarò la prima a rinunciare ai soldi, ma devono farlo tutti, non solo io".
E come mai la scelta di scendere in politica? "Ho sempre fatto politica attraverso spettacoli e varie serate, andando in giro per le feste di piazza e parlando senza problemi di tutto e, soprattutto, di libertà sessuale". Facevo politica "perché parlavo di temi attuali come la libertà sessuale, appunto, ma anche dell’informazione e dell’educazione nelle scuole; mi battevo per la libertà dei carcerati chiedendo l’amnistia per i reati minori". Nella carceri ci sono "troppi suicidi, le condizioni di vita dei detenuti sono indecenti. Occorre una legge che tuteli la loro vita".
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