Ancora una volta Ricardo Merlo, presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, ha visto più lontano degli altri. Come nel caso della seconda moneta. Ve lo ricordate? Il presidente del MAIE ne aveva parlato a Porta a Porta nel salotto televisivo di Bruno Vespa; il giornalista aveva alzato le sopracciglia di fronte all’ipotesi di una moneta nazionale parallela all’euro e se la rideva sotto i baffi. Poche settimane dopo Silvio Berlusconi in persona propose egli stesso una seconda moneta, per risollevare l’Italia, per ridare ossigeno all’economia dello Stivale. Bruno Vespa non rideva più.
Ora il tema è quello dello ius soli. Il governo, dopo avere puntato tutto sulla cittadinanza, ha fatto marcia indietro, ma alla grande proprio. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sentito puzza di bruciato e ha rimandato tutto a dopo l’estate, che di fatto vuol dire alla prossima legislatura.
Ebbene, giusto un mese fa Ricardo Merlo annunciava il NO del MAIE a un ddl che dimenticava per l’ennesima volta gli italiani residenti all’estero. E poi avvertiva: questa legge rischia di fare molto male all’Italia e di mettere a rischio la tenuta del governo. Beh, Merlo anche in questo caso aveva ragione.
E mentre quelli del Pd si ostinano a ripetere fino allo sfinimento “noi quella legge la vogliamo fare, per il Pd è una priorità”, passerà l’estate e arriverà l’autunno, i problemi saranno quelli legati alla manovra economica, di cittadinanza non si parlerà più mentre arriverà il 2018 e saremo pronti, se Dio vorrà, finalmente, ad andare al voto. Dunque ciao ciao ius soli.
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