Chico Forti, l’italiano condannato in via definitiva all’ergastolo nel 2000 da un Tribunale della Florida, tramite il suo avvocato ha confermato nel dicembre 2019 la volonta’ di scontare la pena in Italia, ai sensi della Convenzione di Strasburgo sul trasferimento delle persone condannate: cio’ ha consentito di aprire formalmente il procedimento e prendere contatto con le autorita’ della Florida. Cosi’ il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso del question time alla Camera dei deputati.
“Il 23 dicembre 2020 la richiesta e’ stata autorizzata dal governatore (della Florida), Ron DeSantis, a condizione che l’interessato continuasse a scontare in Italia l’intera pena comminatagli dal tribunale americano. Si e’ trattato del primo passo in avanti nella vicenda Forti, dopo oltre 20 anni, frutto di un impegno corale, spesso sottotraccia, della diplomazia italiana”, ha affermato il ministro, ricordando che a fine 2020 il ministero della Giustizia, competente nella gestione della procedura di trasferimento, “ha immediatamente richiesto al dipartimento della Giustizia americano la trasmissione della documentazione prevista dalla Convenzione di Strasburgo. Si tratta di una procedura complessa, che vede coinvolte diverse articolazioni degli Stati Uniti, a livello statale e federale. La ministra Marta Cartabia ha subito fornito tutte le necessarie rassicurazioni al governatore De Santis e al dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti”, ha aggiunto.
Sin dai primi giorni dell’insediamento dell’amministrazione guidata da Joe Biden, ha proseguito Di Maio, “il governo italiano ha discusso piu’ volte del tema. Diversi sono stati, al riguardo, i miei contatti con il segretario di Stato Antony Blinken. Il dialogo con la controparte americana ha segnato una tappa importante il 15 novembre 2021 con una missione a Washington della ministra Cartabia. Da ultimo, la ministra della Giustizia ne ha parlato il 6 maggio con il responsabile per gli affari internazionali del dipartimento della Giustizia statunitense al margine della Conferenza dei procuratori di Palermo.
Da parte americana, il dipartimento di Giustizia sottolinea la serieta’ e genuinita’ delle garanzie fornite dall’Italia al governatore della Florida che e’ chiamato infatti a confermare l’autorizzazione del 23 dicembre 2020 e sciogliere definitivamente la riserva sul trasferimento di Chico Forti in Italia. L’autorizzazione – ha affermato il titolare della Farnesina – dovrebbe essere formulata dallo Stato della Florida su base incondizionata, secondo quanto richiesto dal dipartimento di Giustizia.
E’ fondamentale che i due livelli – quello federale e quello statale – possano convergere su una posizione comune, nel pieno rispetto della Convenzione di Strasburgo. L’ambasciata a Washington e il consolato generale a Miami proseguono nel sostegno a Chico Forti, assicurandogli tutta l’assistenza consolare possibile. L’impegno del governo e’ pieno e incessante. Vogliamo che a Chico e alla sua famiglia giunga, ancora una volta, la nostra sincera e profonda vicinanza. Non lo lasceremo solo. E faremo di tutto per farlo tornare in patria e avvicinarlo ai suoi cari”, ha concluso il ministro.