La Regione Piemonte avra’ "una guida solida e sicura, in linea che con le grandissime aspettative che ci attendono". A ventiquattro dall’insediamento, in linea con il programma annunciato, Sergio Chiamparino ha presentato con queste parole gli undici assessori con cui governera’ il Piemonte. Frutto di due settimane di trattative con i partiti della coalizione, la nuova giunta regionale e’ stata messa a punto in tempi record, prima del completamento della proclamazione degli eletti.
Al Pd vanno la vicepresidenza, affidata al capogruppo uscente Aldo Reschigna, e sei assessorati, tra i quali la Sanita’, che assorbe l’80% delle risorse regionali. L’importante delega e’ andata al presidente della Provincia di Torino e dell’Upi, Antonio Saitta, che risulta pero’ conteggiato in quota esterni. Un assessore a testa toccano a Sel, Moderati e alla lista civica di Chiamparino, Monviso. Scelta Civica e’ l’unica forza della coalizione che resta a bocca asciutta, mentre figurano della partita altri due esterni: Giuseppina De Santis, presidente del Centro Einaudi, e Antonella Parigi, presidente del Circolo dei Lettori di Torino.
Prima di fare i nomi, Chiamparino ha ringraziato "i partiti del centrosinistra, compreso il Pd, con cui c’e’ stata piena collaborazione", relegando a indiscrezioni giornalistiche le fibrillazioni raccontate in questi giorni: "Vi e’ stata piena armonia e collaborazione tra il sottoscritto e i partiti che compongono la maggioranza – ha precisato – anche con coloro che non avranno rappresentanza in giunta. Credo che questa armonia sia anche il frutto dello straordinario successo del centrosinistra piemontese, che dopo le elezioni regionali ha vinto tutti i ballottaggi con la sola eccezione di Galliate (Novara, ndr)".
Tra i primi impegni del nuovo esecutivo, che si insediera’ ufficialmente non appena il tribunale avra’ completato la procedura di proclamazione dei consiglieri eletti, Chiamparino ha annunciato per i primi di luglio una serie di "incontri con i sindaci del territorio". E giovedi’ a Roma incontrera’ il sottosegretario alla presidenza del consiglio Delrio "per fare il punto sui principali dossier di spesa e per fissare incontri con i vari ministeri".
Alla fine della fatica, e dopo un braccio di ferro nel quale e’ stato Chiamparino a dire l’ultima parola, tutte le forze del centrosinistra si sono dette soddisfatte. Nessun rancore per l’esclusione neppure da Scelta Civica. "Siamo disponibili – ha detto il coordinatore regionale Marco Cavaletto – a dare tutto il nostro contributo come alleati fedeli di Sergio Chiamparino". Solo dai Radicali, che non hanno eletti in consiglio regionale, una voce fuori dal coro. "Non basta certo il requisito dell’onesta’ – ha detto il segretario torinese Giulio Manfredi sulla nomina di Saitta – per fare bene l’assessore alla Sanita’ in una situazione drammatica dei conti come quella che abbiamo davanti".
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